Lino, Michele, Genny: presenti!

Lino, Michele, Genny: presenti!

In questa settimana, con le nostre classi di seconda media proviamo a concretizzare un progetto che abbiamo presentato ai ragazzi da parecchio tempo. In collaborazione con il Presidio di Libera che da diversi anni opera nella nostra scuola, daremo spazio per far risuonare 3 nomi che la violenza insensata della camorra ha spento per sempre tempo fa. Effetti collaterali, li chiamano, incidenti di percorso; persone uccise quasi per sbaglio. Peccato che la violenza messa in atto non sia mai una “distrazione”, ma una volontà ben precisa, che lascia conseguenze spesso devastanti.

Nel contattare una delle persone, un familiare di queste vittime, vedo ancora che il suo profilo di Whatsapp è semplicemente la foto del fratello, ucciso “per sbaglio” quasi 10 anni fa. Un dramma che il tempo non può cancellare, un ricordo che rimane indelebile. Con i ragazzi vogliamo fare semplicemente questo, uno “sgarro” alla Camorra che tratta la vita e le persone in modo così superficiale da far credere che una vita sia poco importante, un numero o poco più. Nient’affatto, le persone valgono, la vita vale e questi nomi vogliamo pronunciarli, ripeterli, ricordarli.

Alcuni mesi fa abbiamo contatto il referente delle vittime innocenti di mafia, il nostro amico Bruno Vallefuoco, che ci ha segnalato 3 persone vicine al nostro territorio, Cardito, Castel Volturno, Napoli. Purtroppo la scelta non è difficile. Quando l’associazione Libera ha iniziato a ricordare questi innocenti, ormai più di 20 anni fa, l’elenco di persone non superava i 300, oggi sono più di 900 i nomi che ogni 21 marzo, festa della primavera e festa della vita che continua, vengono proclamati in pubblico, per ricordare queste persone e restituire almeno uno spazio pubblico alla loro vita.

Con i ragazzi delle classi seconde ascolteremo questo testimoni, abbiamo già approfondito e iniziato a conoscere queste persone (le informazioni le abbiamo prese dall’archivio di Libera, a questo link) ma vogliamo con questo gesto sottolineare e dare importanza alla vita di queste vittime, un piccolo segno di attenzione e di impegno personale. Una piccola rivincita contro l’insensatezza della violenza. Qui sotto la scheda che abbiamo trsmesso ai ragazzi, con le notizie su questi 3 personaggi

ma vogliamo con questo gesto sottolineare e dare importanza alla vita di queste vittime, un piccolo segno di attenzione e di impegno personale. Una piccola rivincita contro l’insensatezza della violenza. Qui sotto la scheda che abbiamo trasmesso ai ragazzi, con le notizie su questi 3 personaggi

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