Allegre complicazioni digitali

Allegre complicazioni digitali

Bazzicando nel mondo digitale da diversi anni, ho maturato una sorta di via preferenziale per tutto ciò che potrebbe essere svolto, meglio, mediante la Rete. Dalla moneta elettronica alla cittadinanza digitale, dalla didattica alla crescita sostenibile… Chi mi sta vicino sopporta spesso con teneri sorrisini di benevola commiserazione, ma ci può stare 😉 così quando qualche giorno fa mi sono accorto di… aver perso un documento (anche qui stendiamo un velo pietoso), ho subito pensato che forse oggi esiste già un modo meno lento e farraginoso per effettuare almeno la denuncia di smarrimento. So bene che molti siti istituzionali si accontentano di elargire qualche informazione, pertanto speravo che esistesse un qualche servizio più versatile. Quindi via con la ricerca.

E in effetti esiste, è proprio possibile effettuare una denuncia online, ad esempio collegandosi al sito https://extranet.carabinieri.it/DenunciaWeb/denuncia.aspx
su questa pagina, abbastanza ben curata (sarebbe utile in partenza sapere QUANTE pagine e formulari bisogna compilare, perché dopo la 3a pagina si rischia di abbandonare il campo…) si inseriscono tutti i dati richiesti (dati identificativi, codice fiscale, tipologia del documento perso, elementi utili per l’individuazione inequivoca della persona, insomma, tutti dati molto sensibili) e ci si aspetterebbe che alla fine la denuncia possa effettivamente avere corso. Forse con lo SPID o semplicemente con una webcam per il riconoscimento effettivo di chi presenta la domanda, si potrebbe perfezionare questo strumento. Comunque esiste. Ma funziona ancora poco.

E dopo aver riempito tutti i campi ecco arrivare la risposta: non si è fatto altro che preparare la documentazione che comunque dovrà essere prodotta fisicamente presso lo sportello, carabinieri o polizia. Viene assegnata una finestra temporale di 2 giorni per presentare la domanda e ottenere così una denuncia effettiva.

Peccato, speravo in qualcosa di meglio, ma per lo meno avrei sveltito di molto le operazioni, visto che il testo della denuncia lo avevo preparato in maniera completa. Il bello, però, mi aspettava il giorno dopo, presso il locale ufficio della tenenza dei carabinieri.

Nulla da dire sulla cortesia e preparazione della persona di portineria incaricata di completare l’iter iniziato con la denuncia vi@web, veramente gentile e premuroso. Ma a quanto pare la denuncia a loro non sembrava essere arrivata (nonostante fosse indicato con precisione l’ufficio e avessi anche ricevuto una risposta, suppongo in automatico, di conferma).

Il povero operatore ha dovuto cercare, chiedere, smanettare un po’; gli ho mostrato la mail di conferma con tutti i dati necessari (viene prodotto un codice di attivazione per completar l’iter); nel frattempo chiedo quante denunce ricevono mediamente in un anno: “Questa è la prima che mi tocca fare, in tutto forse un paio all’anno“, gli propongo anche, nel caso fosse più semplice, di lasciar perdere tutta la trafila elettronica e procedere con una “classica” denuncia verbale. Ma ormai la “frittata” era in padella, quindi meglio (anzi, obbligatorio) completare il percorso. Intanto dietro di me iniziano ad arrivare spedizionieri per la consegna di pacchi, tecnici della fotocopiatrice, altre persone con richieste varie, qualcuno inizia a brontolare…
Morale della favola, per completare l’iter c’è voluto più di mezz’ora (mi piacerebbe conteggiare anche il tempo fisico necessario per recarmi in macchina presso la tenenza…in totale un’altra mezz’ora), poi una bella firma e il modulo era pronto, con tutti i dati che avevo già inserito online in precedenza. Un paio di timbri solenni e via, il gioco è fatto.
In rete è facile trovare altre “recensioni” poco lusinghiere, qualche giornalista, a ridosso dell’inaugurazione del servizio (che inizia in via sperimentale nel 2005!), aveva persino attivato un sondaggio per verificare la funzionalità di questo sportello online (ma il link non funziona più, sarà lo scoraggiamento…).

Una bella idea realizzata a metà, documentata in modo poco funzionale, che probabilmente in pochi useranno. Anche questo è un tassello della nostra Agenda Digitale.

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