La casa della volpe…

La casa della volpe…

Terminata la nostra prima settimana a Roma, nella confortevole cornice della casa generalizia dei Fratelli Maristi, si parte con destinazione Manziana, dove i fratelli hanno una sede storica ben nota, un tempo era il probandato per l’Italia centrale, attualmente è una casa di formazione internazionale. Ma la nostra destinazione non era questa. Nel progetto del periodo formativo si cerca di favorire in modo originale e profondo la creazione di piccole comunità interculturali; così gli organizzatori hanno trovato 2 residenze nei dintorni, due case dove vivere “in famiglia” in modo concreto, dalla preparazione dei pasti alla pulizia, dalla gestione della monnezza alla preparazione dei vari momenti di incontro o di preghiera, fino alla condivisione dei momenti liberi e più informali…

Quando siamo arrivati davanti alla nostra casa, che si trova nel comune di Canale Monterano, la prima impressione è stata proprio quella di “adesso siamo in vacanza, giardino, ombra, relax… che posto splendido”; la seconda e terza impressione è stata ancora migliore della prima. A fare gli onori di casa c’erano Anna e Ottavio, i padroni e artefici di questa casa. Molto semplice, lineare, ma decisamente accogliente e adatta alla vita di condivisione. Ognuno ha la sua stanza, poi ci sono vari ambienti comuni, ma tra tutti spicca la bella e ampia sala e la cucina (tanto si finisce per passare più tempo a tavola che dalle altri parti, e ci sembra che funzioni davvero bene!). In questa casa siamo in 4 + un ospite settimanale (in genere uno dei relatori del corso che stiamo seguendo). Andando in ordine di…grandezza, abbiamo Luke, Cesar, Giorgio e Qalista 😉 gli altri 3 del nostro gruppo risiedono invece in un’altra casa, che chiamiamo the White House per il colore, non molto distante (un paio di km) in una zona suggestiva, circondata quasi da una muraglia di tufo con relative grotte (probabilmente di epoca etrusca!).

Magari ai nostri amici stranieri la zona non dice molto, oltre al fatto di essere suggestiva e deliziosa, ma per gli appassionati vengono subito in mente altri dettagli, dagli etruschi alle terme di Stigliano, dalla Zolfatare alle rovine della vecchia Monterano. Un luogo decisamente ricco di attrazioni e luoghi interessanti. Ma dimenticavo, il nostro non è un corso per futuri Indiana Jones…

Dopo questi primi giorni di vita insieme, vuoi che siamo ancora in piena estate, il tempo è splendido, le serate lunghe e dolcissime, i dintorni si prestano benissimo a passeggiate mattutine o serali (Qalista è quasi riuscita a perdersi…), siamo circondati da cavalli, pecore, mucche, cani, gatti … e non solo.
La prima sera ci siamo sentiti tutti dei Piccoli Principi, perché ad un certo punto, dal prato, è spuntata lei… una piccola splendida volpe.
Non capita tutti i giorni di incontrarla, ma qui è di casa, ci ha spiegato il sig. Ottavio; spesso gli lasciano un po’ di resti dietro la casa, come fosse un cagnolino… E noi stiamo continuando questa semplice tradizione.
Ma non basta, una mattina ci siamo ritrovati anche con il bel giardino di erbetta curatissima tutto segnato dalle grufolate di qualche cinghiale, che nei dintorni devono essere piuttosto frequenti.

Abbiamo scelto di incaricare ogni giorno una persona diversa per la cucina; ci “riforniamo” presso un piccolo supermarket qui vicino, poi si passa dal fornaio per prendere il pane, ci stiamo organizzando per comprare le uova dalla casa qui a lato che le produce, poi scopriremo il contadino che vende direttamente i suoi prodotti… il rosmarino e i fichi invece li prendiamo direttamente dalle piante nei dintorni. Decisamente bucolico e a km zero. Ma anche molta semplicità e possibilità di incontro tra persone così diverse. Ad esempio la prima cosa che Luke e Qalista hanno proposto è stata quella di lasciare le scarpe fuori casa, da loro (Fidji e Malaysia) è la norma, ma ci ritroviamo bene tutti, anche noi italiani e messicani. Da buon mediterraneo ho poi disseminato la cucina di odori e spezie locali (dal basilico alla salvia…); anche se poi ogni tanto rabbrividisco perché nella pastasciutta al tonno qualcuno rovescia dosi industriali di peperoncino piccante (ma tanto lo fanno anche sull’insalata, sui pomodori, sul prosciutto,… praticamente su ogni cosa!). E poi ogni tanto ci si invita a vicenda, noi della casa Orange (o della volpe, non abbiamo ancora definito il termine ufficiale), con quelli della Casa Blanca (l’altra comunità, con Fabricio, Almera ed Esteban, insieme a Jeff). Con quel pizzico di competizione che non guasta (a colpi di whatsapp e di scambi di menu pittoreschi…), perché noi abbiamo il barbecue e loro no!

per non allungare il brodo
ecco alcune immagini della nostra “home, sweet home”

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