#g44 – la mente immagina, la penna scrive

Fin dall’inizio dell’emergenza e oggi continuo a farlo, ho spinto i miei alunni a vivere questo tempo di quarantena in chiave “creativa”. Ci sono due elementi che sprigionano la creatività, avere tempo e un certo gusto di noia (per non chiamarla emozione) che mi spinge a entrare in me stesso e attivare l’immaginazione e la fantasia. Siamo fatti così, e processi di creatività in realtà possono essere belli e costruttivi più di mille attività frenetiche. Per crescere abbiamo bisogno di fare esperienze e forse, prima del Virus ne facevamo tante, sopratutto i ragazzi spostati come pacchi da un’attività all’altra. Ora abbiamo tanto tempo per dare spazio alla creatività in tutte le sue forme.

Ringrazio una mia alunna che mi ha condiviso il primo capitolo del suo libro. Che male c’è nell’immaginarsi degli scrittori e costruire nuovi mondi popolati dai propri eroi. Vi copio un estratto, semplicemente per dimostrare che tutto è possibile quando la creatività si mette in moto.

Sono appena atterrata,  ad accoglierci in aeroporto c’è Happy 
Ci porta alla Stark Tower, io entro e vedo mio padre girato di spalle lui sentendo dei passi alle sue spalle si gira e io gli salto addosso , mi è mancato un sacco, non lo vedevo da quando sono partita

Tony: come sta la mia ghiacciolina?
Io: papà ti ho detto che non mi devi chiamare così!
Tony: va bene…. cuore di ghiaccio , vai un attimo a riposarti che dopo dobbiamo andare dal preside della scuola per la tua iscrizione

Andai in camera a disfare le mie cose e metterle a posto, mi misi un po’ a disegnare e nel mio blocco di disegno vi trovai un ritratto di 3 anni fa;
Cavoli era così bello …

#giorno40 – testimonianze

la sfida oggi attraverso la CREATIVITÀ di docenti e genitori

è vero non è come essere in classe … ma con una giusta dose di creatività si può rendere divertente anche una lezione on-line

testimonianze di alcuni genitori.

(P.) … allora con una sola grande regola nasce la sfida della creatività, il limite non è l’onnipotenza il fare di più, ma è riempire a modo proprio lo spazio dove dobbiamo stare. Mi piace vedere le mie figlie che finalmente si “organizzano” e autogestiscono le loro cose, abituate come erano ad essere gestite dall’esterno, dai mille impegni. Mi sembrano più protagoniste di loro stesse nei loro limiti capacità risorse e dunque umanità. Nelle nostre piccole quattro mura dobbiamo condividere tutto, spazi, ritmi tempi diversi.
Dopo qualche gg di rodaggio siamo dentro una danza, un rituale che ogni giorno si realizza diversamente. Se proprio devo dire la verità non mi manca quella vita acrobatica in mezzo al tutto … a volte un niente camuffato. Piango, certo per quelle persone venute a mancare senza un saluto, senza un rituale, piango per quelli che sono rimasti e hanno un vuoto ancora più incolmabile di un normale lutto.
Una delle parole che più si è sentita o questi gg è “surrreale” già non irreale … perché purtroppo reale è. Temo e  prego per tutti coloro che stanno soffrendo e faticando per “gestire” questa emergenza, medici, infermieri persone che lavorano nei supermercati … In questa grande tragedia, in cui per fortuna al momento non siamo coinvolti direttamente, cerchiamo di vivere e prendere gli aspetti positivi di questo #iorestoacasa.
Spero tanto che ognuno di noi quando , presto o tardi, tutto passerà ricorderà di quello che stiamo passando … spero che questo sia come il momento in cui il bruco si sta trasformando per diventare farfalla.

(A.) Questi sono giorni in cui si ha più tempo per pensare
per riflettere… per amare..
Sono giorni d’incertezza in cui non si può programmare…
non si può uscire… non si può controllare..
Si la mancanza di controllo
in fondo è tutta una illusione quella di avere il controllo…
in realtà non possiamo sapere quando finirà la vita…
non possiamo sapere come si evolverà la situazione…
già prima non avevamo il controllo ma credevamo di averlo.
a da questa illusione nasce l’orgoglio.
E non serve preoccuparsi di ciò che era e di ciò che sarà…
ieri è storia, domani è un mistero… ma oggi è un dono… ecco perché si chiama presente.
Quindi tutto quello che accadrà sarà un dono…
si da vivere fino in fondo

#giorno38 – Musica che unisce – Camilla

OGGI alle 18:30 – SINTONIZZATI

se vuoi vedere il video vai sulla pagina facebook della scuola

Camilla Ragno, Inizia il suo percorso musicale a soli 3 anni. Viene notata fin da subito nei più eminenti ambienti musicali e identificata come una bambina prodigio. Ancor prima di compiere 9 anni supera l’esame di ammissione al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano classificandosi al 2° posto su 52 prove, negli anni successivi supera gli esami col massimo dei voti e le viene addirittura fatto saltare un anno accademico perché di livello inferiore rispetto alla sua preparazione. Ha al suo attivo oltre 100 concerti ed è vincitrice di primo premio a più di 30 concorsi pianistici internazionali.
Tra le sue numerose esperienze ci sono anche quelle televisive: nel 2015 viene selezionata personalmente da Claudio Bisio per partecipare alla trasmissione Italia’s Got Talent Kids, è stata richiesta la sua presenza anche da Canale 5 ma alla televisione lei preferisce il teatro… A soli 12 anni è annoverata tra i più bravi pianisti italiani nella sua categoria.