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Autore: Giorgio Banaudi

Strane connessioni: Siracusa-Cesano

Strane connessioni: Siracusa-Cesano

Il caso non esiste, lo sappiamo bene. Ma certe combinazioni sono veramente originali. Ad esempio: cosa ci fa un cesanese doc nella Cattedrale di Siracusa, la più antica di tutto l’Occidente cristiano, nel giorno della sua dedicazione? E per di più a tenere una prolusione di alto livello…. E che c’entra tutto questo con i Maristi? Proviamo a dipanare la matassa.

La ricostruzione in videomapping del tempio antico

Il nostro amico cesanese è proprio un ex-alunno della scuola marista di Cesano. Come ben sa fr. Claudio Santambrogio e fr. Giuseppe, che tanto hanno fatto per suscitare vocazioni mariste nei dintorni, si sono almeno rallegrati perché dalla scuola marista sono passati almeno una dozzina di ragazzi che sono poi diventati sacerdoti. Di maristi uno solo, pazienza… Don Umberto Bordoni è uno di questi, anche un po’ speciale, direi.

L’intervento di don Umberto B. in Cattedrale, il 9 gennaio 2019

Dopo l’ordinazione, ricevuta dal Card. Martini, i primi passi come sacerdote nella organizzatissima diocesi ambrosiana è diventato poi segretario personale dell’arcivescovo Tettamanzi. A conclusione del suo impegno ha vissuto tre anni sabbatici per conseguire una laurea in storia dell’arte (due a Parigi e uno a New York), specializzandosi intensamente nel settore dell’Arte Sacra, sua passione da sempre. Poi è stato nominato direttore della Scuola Beato Angelico, un’istituzione di riferimento nazionale e non solo per quanto riguarda l’arte sacra. Nel dubbio fatevelo spiegare sempre dal carissimo fr. Claudio Santambrogio!

Le colonne doriche, incastonate nella Cattedrale

Ora passiamo a Siracusa, dove il vicario della Diocesi non solo deve pensare alle persone e alle parrocchie, ma anche al patrimonio artistico considerevole di questa che è stata una delle prime terre dove è sbocciato il vangelo. Da qui sono passati un certo S.Pietro e un certo S.Paolo, lasciando tracce nei cuori ma anche nelle pietre.

Ma prima di loro il tempo non era stato con le mani in mano, Siracusa è una delle più antiche colonie greche d’Italia (per restare in ambito marista, i nostri amici di Giugliano hanno comunque il primato di Cuma, che è ancora più antica); e come sempre nel cuore della polis svettava il tempio. In questo caso dedicato ad Atena. Insomma, un luogo di culto antichissimo, VI sec. a.C. E da quel momento è rimasto sempre un luogo di preghiera, prima greco, poi romano, quindi cristiano, ma anche musulmano, poi normanno e via così nei secoli. Un primato unico, 2500 anni di assoluto riferimento al trascendente.

Ecco perché a Diocesi di Siracusa si è rivolta al Beato Angelico prima come consulenza artistica, poi come amicizia e consuetudine, per svolgere un programma di restauri sapiente e adeguato. Dal maggio scorso don Umberto Bordoni ha iniziato una collaborazione proficua con la diocesi.

L’interno della Cattedrale di Siracusa

E così, nel giorno dell’inaugurazione del tempio, oltre alle celebrazioni, c’è stato un interessante momento di riflessione, di spiegazione e di racconto (possiamo azzardare uno story-telling?), perché spesso gli occhi di chi contempla tutti i giorni le stesse meraviglie finiscono per assuefarsi e non cogliere la profonda bellezza del luogo, del senso profondo di queste pietre.

E’ un po’ questo che don Umberto è venuto ad offrire alle persone, lo sguardo altro di chi ammira, e un po’ invidia, questo luogo, questa terra. Mi immaginavo fr. Claudio Santambrogio seduto vicino a me, nelle panche accostate alle colonne doriche di 25 secoli fa, pronto a spiegare e dettagliare quello che si vede intorno. Come faceva lui nelle famose gite culturali in giro per Milano, quelle gite che don Umberto ricorda ancora….
Piccoli semi crescono, dategli qualche secolo di tempo.

Ecco alcune immagini della Cattedrale di Siracusa

I nostri auguri di Buon Natale

I nostri auguri di Buon Natale

Ci piace raccogliere in questa pagina gli auguri delle diverse realtà mariste, sia della provincia che della nostra Italia. Con l’augurio di vivere questi giorni di riposo, di approfondimenti, di famiglia e di “incarnazione” con lo stile di Maria,

Questi sono gli auguri della Comunità di Siracusa, che in questi giorni di “riposo” vive un’esperienza di campo invernale con una ventina di bambini del quartiere.

E qui abbiamo anche gli auguri della Comunità di Giugliano

E per finire ecco il presepe che fr. Antonio Sancamillo prepara sullo scalone centrale della Casa Generalizia dei Fratelli Maristi, a Roma-Eur

Una proposta, nemmeno tanto modesta…

Una proposta, nemmeno tanto modesta…

I Fratelli e i Laici maristi si stanno da tempo impegnando in un processo di rinnovamento e di impegno verso quelle che Papa Francesco non solo indica come periferie, ma come nuovo ambito di vita per i cristiani. Dopo il bicentenario, nel 2017, sono nate diverse iniziative, nuove comunità in Asia, il Progetto Fratelli in Libano e l’iniziativa Lavalla200>.

Proprio in questi giorni sono arrivate dal Consiglio Generale nuove informazioni sulle comunità internazionali per un nuovo inizio. Il messaggio si concentra su un video che racconta la vita quotidiana delle attuali comunità Lavalla200>

Per noi italiani quella sicuramente più conosciuta è quella di Siracusa, ma ci sono fratelli italiani anche a Moinesti (fr. Mario Meuti, in Romania) e Atlantis (fr. Pietro Bettini, in SudAfrica).

Lo scopo è quello di suscitare attenzione, curiosità e interesse, per invitare potenziali candidati alle comunità internazionali nel 2020.

E’ una iniziativa che completa il lavoro che viene già svolto in ogni Provincia a favore delle persone svantaggiate e ci mette in sintonia con le chiamate del Capitolo generale, come risposta all’invito a rispondere coraggiosamente alle necessità dei bambini di oggi, e a farlo in comunità che possano diventare fari di speranza. Una buona opportunità per parlarne con amici, insegnanti, educatori, giovani GVX, fraternità, gruppi di laici, volontari…

Insomma una proposta stimolante rivolta ai fratelli e ai tanti laici maristi per condividere il sogno di 2-3 anni donati per gli altri. Un regalo di Natale che vale una vita.