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Autore: Giorgio Banaudi

Un anno di fraternità

Un anno di fraternità

Sabato 29 giugno le fraternità mariste di Giugliano hanno concluso il loro percorso annuale con un momento di incontro, riflessione e di festa.

Erano presenti i rappresentanti dei 3 gruppi con la gradita aggiunta di ospiti speciali: una significativa delegazione della fraternità di Cesano Maderno (con Delia, Gloria e Giusy) e alcuni fratelli maristi della comunità di formazione di Manziana.

Nonostante il tardo pomeriggio ancora infuocato, il gruppo si è incontrato nella cappella dell’Istituto per avviare l’incontro: due parole per orientare le attività all’insegna dello “scoprire” il volto marista. E poi il via a una dinamica intrigante e coinvolgente: c’era da rimettere in ordine il puzzle della “famiglia marista”, centinaia di piccole parti per ricomporre l’unità del quadro di partenza. Si trattava di fare attenzione alle sfumature, cogliere l’insieme dal dettaglio e viceversa, lavorare in gruppo, confrontarsi, bisticciare dolcemente su come procedere, da quale parte iniziare… insomma, un po’ quello che succede nella vita di tutti i giorni.

E alla fine ce l’abbiamo fatta, siamo riusciti a rimettere tutti i pezzi a posto, perché c’era un posto per ciascuno. Dopo il girotondo finale (qualcuno si sta ancora interrogando su quali erano i passi, le catene da allacciare e le procedure da seguire, ma… abbiamo fatto anche questo!) il superiore della comunità marista, fr. Giorgio, ha consegnato a ciascuno il “Progetto di vita”. Ce n’è abbastanza come compito per le vacanze! E poi è iniziato il momento conviviale, con l’inaugurazione della nuova location, tra il giardino e la nuova casa della comunità, ben illuminati, in mezzo al verde, in mezzo agli amici di un anno intero. Non poteva quindi mancare anche il brindisi finale, dedicato alla festa nella festa, i 25 anni di matrimonio di Sabatino e Lena. Proprio questo è fare “famiglia marista” insieme.

e qui trovate le foto della serata

Arrivederci, fr. Angelo

Arrivederci, fr. Angelo

Pochi giorni fa è mancato il caro fr. Angelo Voarino, era la mattina del 16 giugno, i funerali si sono svolti a Carmagnola martedì 18. Da vari anni era costretto a letto da una severa malattia e si erano quasi del tutto rarefatte le possibilità di comunicare con lui; ogni tanto emergeva ancora qualche parola, un ricordo (spesso nel suo bel piemontese), un ritornello…

Era nato a Vicoforte (Cuneo) il 27 novembre 1927. Ha iniziato il probandato a Mondovì (27 ottobre 1938). A Ventimiglia ha fatto il noviziato e la prima professione (26 luglio 1944). La professione perpetua a Bairo il 15 settembre 1949. Numerose le comunità in cui ha prestato il suo solerte servizio nelle più svariate attività pratiche. Carmagnola (1995-2004; poi dal 2009 al 2019), Fiuggi (1949-1950), Giugliano (1946-1947; 2004-2006), Mondovì (1957-1980), Roma (1980- 1995), Ventimiglia (1947-1949; 1950-1954), Villa Serra (1954-1957), Viterbo (2006-2009).

Invece di maledire il buio, accendi una luce

Invece di maledire il buio, accendi una luce

Il 14 maggio 2019, la Fondazione Internazionale Raoul Wallenberg ha consegnato  al San Leone Magno la targa che lo identifica come House of Life in ricordo di quanto avvenuto durante la seconda guerra mondiale, quando l’allora Direttore Fratel Alessandro Di PietroGiusto tra le Nazioni, insieme ai confratelli maristi della Comunità, nascose numerosi ragazzi e adulti ebrei perseguitati dai nazifascisti durante la seconda guerra mondiale.

La celebrazione ha avuto luogo nel cortile dell’Istituto, alla presenza di fr. Ernesto Sanchez, Superiore Generale dei Fratelli Maristi, fr. Luis Carlos Gutierrez, Vicario Generale dei Fratelli Maristi, del Direttore del SLM, fr. Roberto Moraglia, della prof.ssa Anna Doria, scrittrice, della dott.ssa Ottolenghi, rappresentante della Comunità ebraica e della dott.ssa Colitto Castelli,  membro della fondazione Wallenberg.

Il resoconto e un’ampia narrazione di questa giornata si può leggere