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Autore: Giorgio Banaudi

Un’esperienza di condivisione per i maristi di Champagnat

Un’esperienza di condivisione per i maristi di Champagnat

E’ appena finita l’esperienza di condivisione dei “maristi di Champagnat” a Foce di Amelia, nella splendida cornice del Monastero alle Grazie. E’ questo il 4° anno che vede riuniti un gruppo di famiglie e alcuni fratelli maristi per alcuni giorni di ritiro, condivisione e fraternità.
Certo, a guardare dall’esterno si coglie soprattutto l’aspetto bello e felice di una vacanza spensierata, in una location confortevole, accogliente e suggestiva; per non parlare della piscina che vedeva ogni giorni concretizzarsi quell’ideale di sportività e fratellanza suggellato dalle correttissime partite di pallanuoto.
O le incursioni serale nel piazzale del paese dove si svolge proprio negli stessi giorni di fine agosto la mitica sagra della barbazza (niente paura, è il guanciale tanto necessario per l’amatriciana!).

Eppure, vivere insieme, fratelli e laici, questi giorni ritagliati nella fretta dell’anno per vivere in modo marista alcuni temi… lascia sicuramente il segno. Erano presenti 3 fratelli, 3 amici di Genova, 2 famiglie intere di Roma, alcune coppie di Giugliano e Cesano M. In tutto circa 25 persone che dal 23 al 27 agosto hanno cercato di approfondire il tema del “sogno” di Marcellino, complice il trascorrere importante di questo bicentenario.

Era con noi per affrontare in modo alternativo lo stesso percorso, la carissima amica Aurora Jamuna, esperta di yoga e di arteterapia, che dal sorgere del sole fino al suo tramonto (ehi, ma questa era la benedizione della tavola proposta dal gruppo dei giovanissimi!) ci ha accompagnato per risvegliare il nostro bambino interiore e per riconciliarci con la nostra dimensione corporea, troppo spesso dimenticata e trascurata.

Con gli interventi su Marcellino di fr. Roberto e le dinamiche creative di Aurora abbiamo cercato di dare concretezza e spazio alla dimensione del sogno, riscoprendo quello individuale ma anche le necessarie dimensioni di gruppo per consolidare il percorso.
E così abbiamo messo in cantiere anche applicazioni concrete, per rinsaldare i contatti tra le varie scuole mariste e le varie realtà (scuola, GVX, fraternità…). Tanta vita da condividere, che vi invitiamo a ripercorrere con le tante immagini di questi giorni intensi.
Naturalmente con l’invito a provare questa esperienza che vogliamo ripetere anche nel prossimo anno.

Ecco l’album fotografico del ritiro-incontro ad Amelia – agosto 2017 

Arrivederci, carissimo fr. Sandro

Arrivederci, carissimo fr. Sandro


Ci è appena giunta la notizia che proprio nel giorno dell’Assunta, fr. Sandro Felli, che stava passando alcuni giorni di vacanza con la sua famiglia, ci ha lasciato per la casa del Padre.
Aveva da poco compiuto 77 anni, 58 come fratello marista. Negli ultimi anni i problemi di salute si erano purtroppo rapidamente aggravati, ma senza togliergli il sorriso e l’entusiasmo.
Era nato a Castelnuovo di Porto (Roma) il 19 novembre 1939. Aveva iniziato il percorso marista nel probandato di Mondovì (vi era entrato il 10 agosto 1952). Poi a Ventimiglia (IM) ha fatto ingresso al noviziato (iniziato nel 1959) e la Prima Professione religiosa, il 26 luglio 1960. La Professione Perpetua era stata celebrata a Lavarone (TN) il 29 agosto 1966.
La sua missione marista si è dipanata essenzialmente tra le comunità di Genova, Roma e Viterbo, dove ha svolto soprattutto il ruolo di docente di lettere e filosofia.
Lo ricordiamo con queste parole di fr. Massimo B. che ha condiviso parte del cammino marista insieme a lui, nelle comunità di Genova e Viterbo.

Se i cortili dell’Istituto Champagnat potessero parlare. ricorderebbero un solo professore di filosofia che negli orari più impensati, passeggiava con i ragazzi su e giù per interrogare, parlare, ascoltare, incoraggiare…Un fratello di assoluto valore, un insegnante sempre disponibile, un amico di tutti ,ma specie di chi aveva più bisogno….Un amico personale che ho rivisto a maggio per il battesimo di figli di amici e ad Entracque per il ritiro, Era provato, ma sereno, smagrito, ma luminoso. Lo avevo invitato a passare qualche settimana a Genova, ora che si stava preparando a trasferirsi a Carmagnola. Proteggerà dal cielo, vicino a san Marcellino, le scuole mariste a lui così care, ci ricorderà come essere lucidi ed accoglienti, aperti e rigorosi, ci sarà di esempio nell’umile lavoro di vicinanza che un maestro deve ai suoi ragazzi..Ogni momento con lui era una scuola di vita, un esempio di umanità, una testimonianza di fede matura. Ci mancherai Sandro, ciao! (fr. Massimo B.)

e con il ricordo di uno dei suoi tanti ex-alunni

“Ciao Prof. mi ricorderò sempre le tue interrogazioni di storia e filosofia mentre passeggiavamo per il giardino della scuola e tu ci insegnavi come passeggiare per il corridoio della vita.” 

Il funerale sarà celebrato nel Comune di Riano (frazione La Rosta), in provincia di Roma, il giorno 16 agosto, mercoledì, alle ore 17:00, presso la parrocchia della Beata Vergine Madre della Chiesa – Via Rianese 131

Esperienza marista all’Hermitage

Esperienza marista all’Hermitage

Dal 4 all’8 luglio, un folto gruppo di insegnanti, laici e fratelli maristi ha vissuto un’esperienza davvero speciale nella casa madre dei Fratelli Maristi, all’Hermitage, presso Lione. Difficile definire questi giorni con un termine solo, sicuramente riduttivo: ritiro, corso di aggiornamento, full immersion marista, convivenza, stage… tutte parole che recano comunque elementi concreti che ciascuno ha vissuto con intensità. Eravamo presenti da Giugliano, Roma, Genova, Cesano e Taormina, più di 40 persone riunite nel nome di Marcellino.

L’occasione del bicentenario era stata programmata quasi due anni fa, quando i direttori delle scuole mariste italiane hanno pensato di offrire questo “regalo” soprattutto agli insegnanti delle scuole, per arricchire ciascuno di quel contatto con le fonti mariste che solo la casa dell’Hermitage riesce a dare senza nemmeno coinvolgere troppo le parole. La casa costruita da Marcellino parla da sola, con la sua posizione, le sue rocce, il torrente Gier che l’attraversa e mostra la capacità e il sogno davvero incredibili di questo uomo, Marcellino, che sfida il tempo e le opinioni comuni. Dopo 200 anni è bello vedere che le sue intuizioni hanno più futuro davanti che storia alle spalle.

Come sempre capita in queste occasioni, la visita si è trasformata anche in raccolta di immagini e di momenti significativi. Ognuno girava col suo cellulare a caccia di inquadrature significative, dettagli, situazioni da trattenere nella memoria. Ecco una carrellata di foto su questi giorni, (a cura di fr. Giorgio B.) ben consapevoli che le sintesi nascondono tanta ricchezza, ma nel contempo ne rivelano almeno un po’ …

le foto dell’esperienza Hermitage 2017