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Categoria: maristi

Tanti auguri, don Lelio

Tanti auguri, don Lelio

Quasi tutti i fratelli maristi d’Italia conoscon la bella figura di don Lelio Sardinopoli, un sacerdote monregalese che ha legato tanti anni del suo apostolato al probandato marista di Mondovì. E anche tanti amici che hanno frequentato la casa di formazione. Dagli anni 50 fino al 1998, quando ha iniziato come vicecappellano, aiutando don Filippi per le celebrazioni e soprattutto le confessioni.

Un appuntamento che per molti è stato significativo e incoraggiante, una persona serena, allegra, accogliente che rendeva l’atmosfera della casa più famiglia.

Per la sua dedizione al carisma marista è stato anche affiliato alla Congregazione, un modo per “tenerlo stretto” e sentirlo ancora più parte della nostra missione. E spesso, quando si passa da Mondovì, ci scappa un salto presso la casa di riposo della “Sacra Famiglia” dove continua il suo apostolato, alla luce dei suoi intrepidi 90 anni e oltre!

La diocesi monregalese ne ha tracciato un rapido profilo in occasione del 70° di ordinazione sacerdotale, celebrato nel santuario di Vicoforte, altro luogo caro alla memoria marista, così come riportato dall’Unione Monregalese.

Da tutti noi, carissimi auguri e grazie per il dono della tua vita, a servizio della chiesa e di tanti fratelli.

Pregare Maria insieme, ai tempi del coronavirus

Pregare Maria insieme, ai tempi del coronavirus

Il mese di maggio sta per finire e anche quest’anno i maristi sono impegnati in quello che è un percorso abituale, dedicare spazio e tempo per sottolineare la presenza di Maria e renderla presente e attiva ancora oggi, ciascuna nella sua dimensione: nella scuola, nell’impegno solidale, nelle parrocchie, …nella quarantena!

Quest’anno è davvero speciale, ma probabilmente lo ricorderemo anche per l’impegno insolito che ha visto le diverse scuole e realtà mariste impegnate nel condividere anche i momenti di riflessione e di preghiera. A Giugliano e Roma era tipico concludere il mese di maggio con una fiaccolata, nei cortili della scuola.

Quest’anno le restrizioni sono ancora operative e non avrebbe senso un simile gesto, molto più sensato rinviare a tempi migliori questo tipo di celebrazioni. Ma l’attenzione e l’impegno non sono mancati, anzi, i vari gruppi di pastorale delle diverse scuole sono riuscite a realizzare una “fiaccolata” virtuale, con il passaggio del cero da una comunità all’altra, ciascuna con una sottolineatura speciale. A conclusione della preghiera un saluto affettuoso di fr. Juan Carlos, provinciale, ancora “bloccato” a Roma visto che i collegamenti Italia Spagna sono tuttora chiusi.

Così abbiamo visto l’impegno e la cura nella presentazione del vangelo da parte di Giugliano, la preghiera e l’impegno solidale di Cesano Maderno, la presenza marista del San Leone Magno con le sue varie sfaccettature a Roma, i commenti al vangelo degli amici di Genova, la condivisione con i migranti da parte di Siracusa. Tutte situazioni nelle quali ancora oggi cerchiamo di essere come Maria, a servizio, in semplicità.

Lo streaming, andato in onda venerdì 29 maggio, alle 20:30, naturalmente rimane a disposizione. Ecco qui sotto il link.

Scuola marista online: sfida raccolta, ma poi?

Scuola marista online: sfida raccolta, ma poi?

Tempo di coronavirus, di quarantena e di rapidi cambiamenti. A Cesano sono ormai passate 6 settimane dalla chiusura della scuola, a Genova poco meno, idem per Roma e Giugliano. Inutile dirlo, la scuola sta cambiando e cambierà, non solo per questa chiusura forzata ma per tutto il fermento che sta innescando.

Tutti abbiamo assistito alla rapida risposta dei nostri docenti per continuare a fornire un sostegno efficace ai ragazzi e alle famiglie. Diciamolo pure che le nostre scuole erano già preparate. Da un paio di anni tutti i docenti sono stati formati e preparati alla didattica online, ci siamo dotati di una piattaforma digitale di alto profilo; tutti gli alunni e insegnanti dispongono da tempo di un account Microsoft che consente l’utilizzo di tutto il pacchetto di Office365. Oltre al Registro elettronico che le nostre scuole utilizzano da quasi 10 anni, abbiamo sperimentato varie soluzioni per la didattica a distanza, dalle piattaforme di Aulavirtuale (inizialmente basate su Moodle) all’attuale scenario che consente, mediante Teams di offrire strumenti affidabili non solo per inviare e ricevere compiti (la didattica è altra cosa!) ma per erogare lezioni, dare e ricevere feedback dagli alunni e dalle classi.

In questi giorni è tutto un fermento di iniziative, di calendari online e di “normale” prosecuzione dell’attività didattica (provate a curiosare sul sito di Cesano per toccare con mano la loro attività, o su quello di Giugliano per vedere come anche la primaria è coinvolta). Perché la scuola che offriamo alle famiglie è una cosa seria e va fatta con cuore e professionalità.

E forse tra le tante notizie di questi giorni, nessuno ne sta parlando. Eppure chi conosce bene la situazione di tante scuole statali, una bella differenza la riscontra: ritardi, difficoltà, scelte un po’ improvvisate…

Vengono emanati a tamburo battente decreti, rinvii, novità, precisazioni per i lavoratori, i contributi. Ma per la scuola paritaria che tra non molto dovrà fare i conti con i bilanci, le cose non sono facili.

Raccogliamo la provocazione e la sfida di sr.Monia, da sempre in prima fila sul tema del diritto di apprendere che ancora non è garantito nella nostra Italia. Le scuole paritarie, come le nostre, che fanno risparmiare allo stato circa 6 miliardi all’anno, a fronte di poche briciole di contributi ricevuti, rischieranno tra non molto la paralisi operativa. Ecco allora la proposta forte di inserire anche la scuola libera nel panorama dei decreti del Cura Italia: la proposta è semplicissima: Detraibilità integrale delle rette versate dalle famiglie nei mesi di chiusura delle scuole causa Coronavirus

Vi invitiamo a visitare la pagina di questa petizione, di approfondire i contenuti della richiesta e di diffondere presso i vostri amici, famiglie e scuole, questa iniziativa di libertà, resa più urgente dalla crisi del coronavirus.