Per salutare un grande amico

Per salutare un grande amico

Sabato 19 febbraio ci ha lasciati don Carlo Molari; e nel pomeriggio del 22 c’è stato l’ultimo saluto nella sua Cesena, dove si era ritirato dopo la lunga e fruttuosa fase romana della sua vita, iniziata praticamente con il Concilio Vaticano II, al quale aveva partecipato come aiutante di Studio nella Commissione dottrinale e teologica. Poi ha proseguito con gli anni di insegnamento teologico in varie facoltà, l’Urbaniana, La Gregoria e la Laterana (con l’annesso istituto Jesus Magister pensato proprio per accogliere i religiosi delle congregazioni laicali come quella lasalliana e la marista). Solo al termine di una lunga traiettoria di vita, come la sua, se ne coglie l’ampiezza e il significato: qualcuno lo ha indicato come il teologo più importante del nostro tempo, quasi un ponte a cavallo tra i 2 millenni; lui rifuggiva dalle definizioni e sicuramente questa gli sarebbe sembrata un po’ eccessiva. Ma sicuramente la sua figura e il suo insegnamento hanno lasciato una traccia profonda.

Una vita sempre impegnata e sempre vissuta in coerenza con la sua fede, che ha cercato in ogni modo di far crescere, illuminare e comprendere con la passione e la ricerca. Parlava così delle sue “conversioni”, prima quella filosofica con l’apertura alla contemporaneità, poi quella teologica centrata sulla riflessione intorno al linguaggio e ai suoi cambiamenti, infine quella spirituale, approdo ultimo di ogni esperienza umana completa.

Come maristi sentiamo profondamente il legame con questo grande uomo di Dio che abbiamo avuto in dono per un lungo periodo, come cappellano del San Leone Magno (dagli anni ’70 fino al 2011); in tanti ricordiamo la sua cordialità, il suo essere fratello in mezzo a noi, dalle partite di pallavolo serali alle escursioni con i gruppi scout del San Leone, dalle tavolate cordiali ai ritiri con i ragazzi del liceo. Senza trascurare i momenti forti in cui si preparava la liturgia della domenica, gli incontri del martedì, la fedelissima presenza di fr. Vasco e la liturgia domenicale al San Leone Magno, punto di raccolta e di incontro fondamentale per tante persone in ricerca.

In tanti gli siamo debitori delle sue parole chiare e luminose, della sua visione di vita aperta e consapevole dei limiti strutturali, linguistici, tecnologici che condizionano ogni esperienza umana.

Profeta del dialogo e della convivialità, ci ha sempre meravigliato per la freschezza del suo entusiasmo e per la fedeltà a questo percorso, senza mai lamentarsi delle difficoltà incontrate, delle divergenze riscontrate e delle chiusure che spesso altri opponevano al suo invito al dialogo.

Tanti saranno in questi giorni i ricordi di questa splendida figura, che continuerà ad operare nella vita di tante persone grazie alle sue parole e ai suoi libri; l’ultimo, particolarmente significativo e quasi un messaggio che raccoglie la sua eredità culturale e teologica, risale a pochi anni fa: Il Cammino spirituale del cristiano. La sequela di Cristo nel nuovo orizzonte planetario.

Grazie don Carlo per la tua presenza e per il tuo esempio.

22/2/22 – Omelia del vescovo di Cesena per i funerali di don Carlo
Un rapido profilo di don Carlo Molari, a cura di Brunetto Salvarani
Un ricordo gioioso di don Carlo, su Famiglia Cristiana
Il Dio in cui non credo, un breve articolo di don Carlo, su Famiglia Cristiana
Materiali, registrazioni, rassegna bibliografica di don Carlo, dal sito di Ore 11
Un intervento di don Carlo Molari sul tema della fiducia, a Romena, luglio 2016

Riaperture in corso…

Riaperture in corso…

Il mese di febbraio inizia con il passo speranzoso di alcune novità attese da tempo; a metà mese finalmente possiamo liberarci dal giogo delle mascherine all’aperto e si spera di procedere, di questo passo, verso una graduale normalizzazione.

La scuola riprende così il suo passo consueto. E per la scuola marista si prospetta nell’immediato futuro una novità decisamente inattesa. Dal mese di settembre 2022 entrerà a far parte delle scuole mariste una scuola che stava rischiando di chiudere. Si tratta del Pio XII, una scuola cattolica (infanzia, primaria, medie) sulla Casilina, a Roma. Gestita per oltre 60 anni dai Fratelli delle Scuole Cristiane; dopo un rispettoso e attento lavoro di collegamento tra le realtà coinvolte, i Lasalliani e la Diocesi di Roma, proprietaria della struttura, il Consiglio Provinciale dei maristi della Mediterranea ha preso in carica questo passaggio e il subentro nella gestione, a partire dal settembre 2022.

Veduta d’insieme della scuola Pio XII – Roma

Per il m omento le attività proseguono regolarmente; altre notizie si possono trovare sulla pagina FB gestita dai genitori della scuola e quella dei Maristi che stanno iniziando ad affrontare questa nuova sfida.

Una cosa che forse è sfuggita ai visitatori di queste pagine è lo spuntare di una nuova “foglia” nell’elenco superiore, che elenca un po’ le varie sedi dell’attività marista; dalla fine di dicembre è operativo anche il sito di Moinesti l’opera sociale che i maristi gestiscono in Romania. Ma cosa c’entra con l’Italia?, chiederà qualcuno… molto semplice, in questa comunità vive e opera da tempo fr. Mario Meuti, che è un po’ il responsabile delle varie attività di questa opera che fa parte del progetto Lavalla200> (come quella di Siracusa, per intenderci). Ci sembra bello, ogni tanto, dare un’occhiata anche a questa parte del mondo, per vedere, attraverso gli occhi di un nostro fratello, come vanno le cose. E niente paura per la lingua, potete scegliere tra il rumeno e l’italiano 🙂

E in spirito di ringraziamento ci sembra doveroso ricordare l’impegno del “nuovo” Presidente della Repubblica, che con noi e per noi Maristi ha un sapore veramente di famiglia. Come ex-alunno del San Leone Magno ci ha onorati in diverse occasioni della sua visita, con uno stile decisamente semplice e colloquiale; è stato con noi per celebrare i 200 anni della congregazione marista, nel 2017 e in altre occasioni; gli rinnoviamo il nostro impegno e ammiriamo il suo coraggio nel accettare un incarico non certo facile: un esempio per tutti. Grazie Presidente Mattarella.

E proprio un episodio interessante sul nostro presidente ce lo offre fr. Onorino nel suo puntale appuntamento con le notizie da Giugliano, che sono giunte ormai al 4 numero. Non perdetevelo!

Buone nuove da Giugliano

Buone nuove da Giugliano

Un tempo lo scriptorium era l’unico locale del monastero ad essere riscaldato; piccolo vantaggio per gli antichi scrivani, che non potevano menare il calamo come la zappa per riscaldarsi d’inverno.

L’arte dell’amanuense aveva questi piccoli vantaggi. Ma non solo per questo sono ancora tanti quelli che le dedicano tempo e passione.

Perché in un mondo di news e di informazioni a valanga, per on parlare di fake, fa invece piacere trovare notizie e comunicazioni belle e sensate.

Da alcuni mesi fr. Onorino si è preso la briga e l’onere (per l’onore ci vorrà un po’ più di tempo) di buttare giù due righe di informazioni su quanto avviene e si muove intorno alla sua comunità e all’opera di Giugliano. Di certo non mancano gli argomenti e le occasioni.

Per la cronaca fr. Onorino prosegue da anni in questa sua passione di raccontare e documentare i fatti, basti pensare al Siracusa News che ha iniziato anni fa; un impegno e uno strumento che aiuta a dare valore a quanto viene svolto nelle nostre scuole e comunità.

Per questo motivo ci sembra utile poter condividere le righe informative che già lui provvede ad inviare ai tanti appassionati… pensiamo che possano far piacere anche ad altre persone e amici del mondo marista.

E poi quest’anno la scuola di Giugliano celebra i suoi primi 90 anni, quasi un secolo di impegno e di presenza in un territorio difficile e stimolante, dove il carisma di san Marcellino ha trovato però un terreno fertile e sensibile.

Tenere traccia del percorso svolto diventa così ancora più significativo, non tanto per celebrare il passato ma per avviare il futuro e renderci tutti consapevoli del cammino da percorrere.

Ecco allora le ultime notizie di questo periodo natalizio e di ripresa annuale.

E siccome i nostri 5 lettori si staranno chiedendo: “Ma se questo è il 3° numero, dove sono i primi 2?”,
eccoli accontentati: qui tovate il primo numero – e qui il secondo numero delle News da Giugliano