Siria: un anno dopo

Siria: un anno dopo

Il 6 febbraio dello scorso anno la Siria veniva colpita da un forte terremoto. Una drammatica batosta, come se non bastasse la guerra che da anni infierisce su questo paese. Come maristi siamo sempre attenti e sensibili a quanto capita in questa terra, consapevoli del forte legame con la città di Aleppo, dove da anni il gruppo dei Maristi Blu continua la sua opera di speranza, nonostante le difficoltà che sembrano aumentare, invece che diradarsi.

Anche FMSI, la fondazione marista per la solidarietà internazionale, ha sottolineato questo evento, cercando di capire quale sia oggi la situazione e quali possano essere i margini di intervento e di aiuto.

Proprio il giorno prima dell’anniversario, il 5 febbraio, è stata diffusa l’ultima Lettera da Aleppo, uno strumento di comunicazione che da anni ci aiutare a conoscere e comprendere dal di dentro la reale portata di questa guerra, delle sanzioni e la situazione reale delle persone. Di solito il primo intermediario italiano per questo drammatico bollettino è il sito Ora Pro Siria, che mantiene alta l’attenzione e la conoscenza dei fatti in questo territorio. E’ proprio su questo blog che si possono trovare le altre lettere (l’ultima è proprio la lettera n. 48 del 5 febbraio) e le tante comunicazioni che riguardano la Siria; impressiona notare il numero di presenze cristiane di questa terra, culla della fede e testimone della possibilità di convivere insieme con altre esperienze religiose.

Abbiamo pensato di concentrare sul nostro sito questa realtà e questi documenti, dando spazio ad una pagina che raccolga le varie Lettere da Aleppo in italiano, che sono giià variamente diffuse in rete, nelle loro versioni in francese e in spagnolo. Si possono quindi visualizzare qui e cliccando sul logo dei Maristi Blu che si trova sulla colonna a destra del nostro sito.

Tornare alle fonti…

Tornare alle fonti…

Da lunedì 3 dicembre fino alla festa dell’Immacolata, si è svolto presso la Casa Generalizia dei Fratelli Maristi, zona Roma-Eur un simposio sul patrimonio, la storia, la memoria e il carisma marista. Organizzato dall’Equipe Fratelli Oggi, l’incontro ha presentato un ricchissimo programma di interventi, studi, relazioni informative e novità per consentire ai tanti partecipanti, oltre un centinaio di persone, fratelli e laici di tutte “le diocesi del mondo”, come aveva immaginato san Marcellino, per condividere e conoscere in modo esauriente lo stato dell’arte di questo carisma.

Il Simposio è stato introdotto dal superiore generale, fr. Ernesto ed ha visto la presenza di tanti nomi significativi per quanto riguarda il patrimonio e la conoscenza storica e culturale del microcosmo che ruota intorno a Champagnat e alle prime fasi del nostro istituto: fr. Lanfray, fr. Martino Estaun, fr. Mesonero ma anche tante voci nuove, soprattutto del polo universitario brasiliano che ha da poco istituito una cattedra di studi dedicata a fr. Francesco (del fondatore abbiamo pochi documenti originali, per fr. Francesco possiamo contare su oltre 6000 testi originali, lettere, circolari, conferenze, note, appunti…).

E’ stata un’occasione speciale per incontrarsi, rivedere volti e persone note, fratelli e laici dei diversi continenti, uomini e donne che ritengono importante e significativo approfondire questi temi, per dare sempre “ragione della speranza che è in noi”.

Sulle pagine istituzionali di champagnat.org ci sono tutti i materiali, le foto e la documentazione di questi giorni intensi, materiale prezioso per continuare lo studio e l’approfondimento, quel “pane di casa nostra” che ci riporta alle origini, fa sentire il sapore di casa e il gusto per le radici e fondamenta su cui costruire.

Come fratelli e laici italiani eravamo ospiti favoriti e avvantaggiati, in particolare per quanti si sono appoggiati anche alla comunità del San Leone Magno per la gradita ospitalità. Un grazie doveroso agli organizzatori che hanno reso questo importante servizio a tutta la realtà marista.

Arrivederci fr. Vasco

Arrivederci fr. Vasco

Da alcune settimane, dopo una caduta avvenuta nel mese di ottobre, fr. Vasco ha dovuto fare spesso la spola con l’ospedale e le sue condizioni erano peggiorate da metà novembre; la triste notizia del suo ritorno alla casa del Padre ci è arrivata questo venerdì 23 novembre. Così fr. Vasco, dopo 96 anni di vita piena e celebrata intensamente, ci lascia, affidandoci a questa stessa Vita che ha sempre diffuso e testimoniato con intensità.

Proprio di fr. Vasco e del suo impegno social, confluito in un testo a stampa che raccoglie le sue numerose riflessioni pubblicate su FB, avevamo parlato alcuni mesi fa (con questo post dwl 12 aprile 2023), durante l’ultima visita al suo amato San Leone Magno.

Scarica e leggi il testo di fr. Vasco: Sto pensando che Dove c’è vita sorge Vita

Queste le prime parole, subito rimbalzate sui social,

Con immenso dispiacere ma con la più sincera gratitudine per aver condiviso con noi il suo cammino, salutiamo il nostro caro Fratel Vasco che ci ha lasciato.
Tante le generazioni di ex alunni, al San Leone Magno ma non solo, che hanno avuto il dono di condividere la gioia che Fratel Vasco metteva nell’essere sempre aperto al prossimo, attento scrutatore delle esigenze concrete di una quotidianità da costruire insieme, facendosi carico egli stesso dei problemi di tutti noi.
Semplicità e limpidezza di un’anima buona, che tanto ha lasciato in tutti noi.
Manifestazione concreta del suo operato sono l’istituzione di Ematos, per la donazione del sangue e l’assistenza dei bisognosi, oggi tutt’ora attivi al San Leone Magno anche grazie agli ex alunni.
Abile professore di scienze naturali, fisica e chimica ha trasmesso l’amore per la materia ai suoi studenti, trovando la sua massima soddisfazione nell’alunno Federico Capasso, candidato al Nobel per la fisica che più volte gli ha mostrato la sua riconoscenza.
Fr Vasco caro… noi continueremo ad essere FORTISSIMI, ma tu continua a guardarci con il tuo sguardo indagatore che, senza parole, ci leggeva dentro.
Nella foto che ricordiamo tutti con piacere, vediamo fratel Vasco nominato dall’ex alunno Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, “eroe della porta accanto” per il particolare impegno e senso civico.
I funerali si sono svolti a Carmagnola il giorno 25 Novembre alle ore 10:00

Ecco le parole che il superiore della comunità, fr. Frano Faggin,
ha rivolto ai presenti per ricordare la vita di fr. Vasco
.

Domenica 26 Novembre alle ore 11
presso la Cappella del San Leone Magno
si terrà una messa in suo ricordo.

La sua vita

Nasce nelle Marche a Loro Piceno (Macerata) il 21 febbraio 1927, di questa sua appartenenza marchigiana era particolarmente fiero, rendendo evidente nella sua vita quel senso di concretezza, forza e decisione tipico di questa terra. Entra in contatto con i Fratelli Maristi prima dello scoppio della 2a guerra mondiale e inizia il suo probandato a Gassino (To) nel mese di novembre del 1938. A San Mauro Torinese vive il periodo del noviziato e la prima professione (15 agosto 1944). Celebra la professione perpetua a Bairo Torre (To) il 15 settembre 1949, mentre già insegnava a Roma, nella antica sede del SLM di Via Montebello. Nella sua formazione iniziale intraprese lo studio delle scienze naturali, presso l’Università di Genova e presto inizia ad insegnare scienze e chimica, i suoi cavalli di battaglia. La sua missione si svolge in diverse comunità, da Genova a Giugliano, ma a partire dal 1963 inizia la sua lunga avventura presso il San Leone Magno di Roma, dove resterà fino al 2011, per continuare poi la sua parabola marista a Giugliano, quindi a Viterbo e come ultima sede a Carmagnola, dove termina la sua vita il 23/11/2023.


Infaticabile e dinamico, la sua crescita umana e religiosa è in costante evoluzione e stimola attivamente i confratelli della Comunità e l’intero ambiente scolastico. Sono gli anni d’oro del San Leone Magno e del dopo Concilio, quando si moltiplicano i fermenti e le novità ed è proprio nel periodo romano e nell’ambiente scolastico che porta i suoi frutti più evidenti. Insegna scienze e religione al liceo, diventa l’animatore delle messe settimanali per i giovani della scuola, dei ritiri in preparazione alla Pasqua e ai momenti forti delle celebrazioni, degli incontri con il gruppo del martedì guidato insieme a don Carlo Molari per l’animazione della messa delle 11 di ogni domenica, un momento forte di aggregazione e di riflessione che ha confermato nella fede tante generazioni di alunni, ex-alunni e cristiani impegnati. La cura delle celebrazioni, la preparazione dei canti, svolta con passione ed effetto trascinante, si univano alla solidarietà e all’impegno sociale: raccolte di alimenti per le famiglie di borgata, visita e aiuto in situazioni problematiche, insieme agli alunni del liceo, per non parlare dei momenti forti del Mercatino Natalizio, una istituzione che prosegue ancora oggi nella scuola del San Leone. Nel 1975 inizia l’esperienza di Ematos, la banca del sangue che 2 volte l’anno coinvolgeva tutto il liceo, gli alunni maggiorenni, i genitori, tanti ex-alunni per quella che diventerà una risorsa sociale importante sul territorio; nel 2016 il presidente della Repubblica, l’ex-alunno Sergio Mattarella lo proclama Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Ma nonostante l’età avanzata e terminato l’impegno scolastico fr. Vasco non ammaina le vele, anche negli ultimi anni si dedica alla testimonianza del vangelo utilizzando i nuovi strumenti social e dalla sua pagina Facebook continua a diffondere vita, continuando ad essere punto di riferimento e contatto per molti; il suo ultimo intervento risale a metà ottobre, pochi giorni prima del suo decesso, che avviene a Carmagnola nella mattina del 23/11/23.
Ecco l’elenco delle comunità mariste in cui ha vissuto: Roma-SLM (1947-1950; 1963- 2011), Giugliano (1950-1951; 2011-2015), Ventimiglia (1951-1953), Genova (1953-1955), Villa Serra (1955-1957), Manziana (1957-1963), Viterbo (2015-2017), Carmagnola (2017-2023).

Nel complicato medio oriente

Nel complicato medio oriente

Gli eventi che continuiamo a vedere ogni giorno da quel tragico 7 ottobre ’23 nel tormentato scenario della terra sacra alle 3 grandi religioni non solo ci angosciano, ma ci ricordano anche gli stretti contatti con persone, realtà, progetti che in quei territori si cerca di portare avanti, nonostante la fatica e le difficoltà.

Pensiamo al Progetto Fratelli che si trova nel sud del Libano, a poche decine di km dalla frontiera con Israele, luogo già tormentato e bersaglio di lanci di missili; qui il progetto è tutto dedicato alla cura e alla formazione dei tanti sfollati dalla vicina Siria e i timori crescono con il perdurare delle ostilità; ma pensiamo anche alla realtà di Beirut, con la sua miscela esplosiva di culture lingue e sensibilità; la grande scuola marista ha già dovuto affrontare la pesante crisi economica cittadina e nazionale dopo l’esplosione del porto, che ha aggiunto tragedia alla disperazione di un popolo già sofferente.

Ma il pensiero più urgente non può non andare ai nostri fratelli di Aleppo. Forse ci siamo meravigliati che il suo aeroporto sia stato colpito dai missili di Israele, ma sappiamo bene che l’equilibrio che mantiene un certo status-quo è davvero fragile. Eppure è proprio qui che i Maristi Blu continuano la loro presenza e ci spronano a superare quelli che sono i nostri piccoli problemi.

In questi giorni è appena arrivata la nuova “Lettera da Aleppo”, subito tradotta dagli amici del sito Ora Pro Siria e vi invitiamo a leggerla per capire come sia importante la loro presenza e quanto possa essere utile anche a noi fare nostre queste motivazioni profonde. Perché vale la pena non arrendersi al male e continuare ad accendere una luce.

Lettera da Aleppo n. 47 – 22 ottobre 2023

E anche il nostro provinciale, fr. Aureliano, ci invita a vivere questi momenti con attenzione e impegno, è appena giunta una sua lettera accorata che ci invita a non rimanere passivi, a non chiuderci nel silenzio. Per questa occasione oltre alle versioni in spagnolo, italiano e francese, la lettera ci arriva anche in arabo e non si tratta di un capriccio dettato dal momento; se pensiamo alle realtà in cui ora siamo immersi sono davvero tanti i nostri amici e collaboratori che si esprimono in questa lingua (dalla Siria al Libano, ma anche dalla Sicilia al sud della Spagna).

L’ultimo saluto a fr. Ezio

L’ultimo saluto a fr. Ezio

Abbiamo ricevuto da poco la notizia del decesso di fr. Ezio Comiotto, ricoverato da alcuni giorni presso un ospedale, vicino alla casa marista di Carmagnola, dove risiedeva ormai da una decina di anni.

Riportiamo solo alcuni stralci dai numerosi messaggi ricevuti in questa triste occasione, inviati dai danti amici che hanno conosciuto ed apprezzato fr. Ezio.

Ezio, stesso paese, ma non ci conoscevamo, compagno di probandato, di noviziato, di studentato, di avventure giovanili(per allora!!), di camminate in montagna… quando Viterbo sei entrato in 5 scientifico senza appunti e con le mani in tasca per un lezione su Dante… gli alunni attenti e il loro professore in fondo alla classe che prendeva appunti…. A modo tuo sei stato un “grande” e adesso lo sei ancora di più. Ciao Ezio, ricordati di quelli di Mel… (fr. Pietro Sto)

Anche da Moinești un caro ricordo e una preghiera per Ezio. Lo ricordo negli ultimi anni a Genova: sempre brillante nelle lezioni, nonostante qualche acciacco. Quando decise di non continuare con l’insegnamento, gli alunni in blocco ad implorarlo e anche da me per intercedere affinché ci ripensasse. (fr. Mario Meuti)

Esprimo cordoglio e vicinanza alla Comunità marista di Carmagnola e, suo tramite, ai familiari di fr. Ezio che ho avuto il piacere di conoscere e apprezzare nei sei anni di permanenza allo Champagnat di Genova. Ricordo la sua dedizione all’insegnamento, il linguaggio forbito, la gioia di vivere che a volte sembrava spensieratezza, la dedizione totale al gruppo scout che non mancava di ricambiare con stima e affetto.
Buon viaggio caro Fratello, ti accompagniamo con la preghiera all’incontro festoso con tutti i Fratelli che ti hanno preceduto. (Lorenzo Masiero)

Un animo gentile in una corporatura possente che ad un primo sguardo dissimulava la tua profondità d’animo. Borbottavi spesso scuotendo la testa e le tue guance ondeggiavano.
Nonostante le apparenze riservate e forse anche un po’ scontrose, eri sempre lì come una roccia vicino a noi. Una risposta per ogni domanda che fosse a sfondo culturale o sui massimi sistemi della vita. Quante incertezze hai condiviso con noi adolescenti ma quante certezze sei riuscito a seminare in noi. Il crescere insieme, l’aiutarsi l’un l’altro, il fare squadra intorno al più debole, senza troppe moine, ma con tanto pragmatismo. Ed ai tempi degli scout del Roma 8, insieme a fratello Domenico, ci rifugiavamo nella casetta Ilde: una mandria di ragazzi con tanta voglia di stare insieme, tra pentole e pentoloni per un’allegra scampagnata che ancora oggi ci portiamo nel cuore. (Giulia Villani, ex-alunna)

Mi dai una triste notizia ma grazie di aver pensato a me, fr Ezio ha visto (non solo da spettatore) un pezzo importante della mia vita e io sono stato bene con lui. Sono felice di averlo conosciuto e ringrazio per i giorni che l’ho avuto per me. Anche lui mi ha fatto crescere, anche lui è la mia storia e rimarrà in me con affetto. (Stefano Strano-Akela dei Lupetti al SLM, Roma 8 FSE).

E riportiamo anche le parole che fr. Franco, superiore della Comunità di Carmagnola, ha rivolto ai partecipanti alla celebrazione di commiato per fr. Ezio.

Arrivederci, cara Paola

Arrivederci, cara Paola

La nostra amica, Paola Maggioni, era malata da tempo. Ma per lei questo era un dettaglio trascurabile, che non condizionava più del necessario il resto della sua vita. Vita che per molti anni abbiamo condiviso insieme, nella scuola marista, nella missione, nel volontariato.

E’ stata docente della scuola marista di Cesano Maderno dal 1987 al 2001, e poi, nuovamente, dopo una pausa come bibliotecaria a Milano, dal 2012 al 2018, insomma, nella nostra scuola era un punto di riferimento e una presenza costante.

Indomita prof di italiano, piena di energia e di inventiva, non passava anno che non si confrontasse con nuove esperienze: dalle gite in montagna alle settimane bianche sulla neve, dai tour sempre un po’ faticosi con le gite di classe agli scambi culturali con le scuole mariste della Spagna. Sempre in prima linea, nonostante covasse già in agguato da tempo il male che si faceva inesorabilmente strada. Lo affrontava con serenità e grinta, senza mai abbattersi e soprattutto senza lasciar mai trasparire nel suo impegno questa situazione difficile.

Sempre legata all’ambiente della scuola, si era poi avvicinata al volontariato con la Famiglia Marista, che si occupava della distribuzione del fresco, in Via delle Rose a Cesano e del centro diurno L’Albero, tanto da diventare poi il punto di riferimento dell’associazione quando ormai Delia, anche lei provata dalla malattia, non poteva più essere operativa.

Insomma, invece di tirare i remi in barca e leccarsi le ferite, era sempre sulla breccia per cercare di dare una mano ed essere di stimolo, fino a quando le forze glielo hanno consentito. Un esempio che ci ha segnato in modo forte e significativo, una strada da seguire.

La notizia della sua morte ci ha raggiunto in piena estate, il giorno 27, quasi inaspettata perché dopo un periodo tormentato sembrava che stesse riprendendo un po’ le forze; i funerali si sono svolti sabato 2 settembre nella chiesa parrocchiale San Pancrazio di Bovisio Masciago.

E riportiamo con piacere l’articolo pubblicato pochi giorni dopo il funerale sul Giornale di Seregno.

Ci piace ricordarla con le parole che le hanno rivolto alcune delle sue amiche e colleghe docenti e con una carrellata di foto della sua bella esperienza di vita. Grazie Paola!