6 giugno, festa di san Marcellino :-)

6 giugno, festa di san Marcellino :-)

Per il mondo marista oggi è giorno di festa; tante le iniziative e le occasioni per rendere vivo, oggi, Champagnat.

Ecco allora il messaggio che fr. Ernesto, l’attuale superiore generale, ha rivolto a tutti i maristi di Champagnat.

Per i “curiosi” e i visitatori di queste pagine, replichiamo quello che potete anche trovare guardando nel menu (sotto la voce “altro” compare adesso la sezione “Deposito” che raccoglie vari documenti che si possono liberamente prelevare). In particolare abbiamo cercato di sistemare un po’ la seguente sezione…

Libri e materiali su S. Marcellino Champagnat

In occasione della canonizzazione (1999), abbiamo preparato una brevissima biografia di Marcellino, da leggere e guardare in pochi minuti.

E’ possibile prelevare il testo completo della vita scritto in modo magistrale dal fr. Claudio Alberti, pubblicata con il titolo “Il Figlio del Giacobino”. Si tratta di un libro particolarmente interessante, sia per la prosa, molto frizzante e suggestiva, che per l’attenzione al contesto storico e sociale in cui Marcellino ha vissuto.

Sempre di fr. Claudio è disponibile un altro testo, più breve, sull’esperienza di Marcellino: Il mondo nell’anima.

Inoltre è presente anche il piccolo libretto edito dalla LDC per la collana Eroi, Marcellino Champagnat, Marcellino Champagnat.

In occasione della Canonizzazione è uscita anche questa breve biografia, Cuore senza frontiere, scritta dall’allora Sup. Generale Sean Sammon

In questi Appunti Champagnat, preparati da fr. Onorino, è possibile trovare rapidi cenni, spunti biografici, notizie e curiosità.

E disponibile anche la celebrazione liturgica del 6 giugno, per la messa di San Marcellino Champagnat

La stagione dei primi incontri

La stagione dei primi incontri

Maggio, la festa della mamma, il mese “classico” per i primi incontri di chi si incammina sul sentiero del Vangelo, alla scoperta di un Amico e di una presenza da confermare per una vita. Da sempre le prime comunioni e le cresime vedono in questo periodo pasquale il momento importante per una giusta collocazione. E succede così anche nelle nostre scuole, da Genova a Roma fino a Giugliano.

Ecco allora qualche immagine dallo Champagnat di Genova.

La festa delle prime comunioni ha segnato con toni festosi la scuola di Genova, del San Leone Magno e del Pio XII a Roma (qui la celebrazione è avvenuta nella parrocchia di Centocelle), l’entusiasmo dei bambini ripaga sempre l’impegno che i catechisti hanno messo nella preparazione, negli incontri, nel costante lavoro sottotraccia che aiuta a fare di questo giorno non una passerella o una vetrina, ma la prima tappa di un incontro da coltivare con cura.

Un discorso ancora più impegnativo è quello che vede la scuola di Giugliano tutta coinvolta nel percorso esigente della Cresima. E’ il momento forte della scelta di fede dei nostri liceali, un appuntamento davvero non scontato.

Momenti di adesione non scontata e sempre da confermare, perché per noi maristi il percorso educativo deve coinvolgere necessariamente tutta la persona e tutte le persone coinvolte, la famiglia in primo luogo, per rendere corale questo percorso.

Dove c’è vita sorge Vita, grazie fr. Vasco!

Dove c’è vita sorge Vita, grazie fr. Vasco!

Sabato 15 e domenica 16 aprile la comunità dei fratelli maristi del San Leone Magno ha vissuto due giorni di festa e di emozioni particolari; in occasione della annuale donazione del sangue, in collaborazione con l’associazione Ematos; si è pensato di realizzare un piccolo sogno e dare concretezza ad un progetto che mette insieme le radici e i fiori, il passato e il futuro.

Cogliendo l’occasione della gradita visita di fr. Vasco Santi, ispiratore e animatore per tanti anni delle attività pastorali del Liceo del SLM, sono stati raccolti e stampati i suoi interventi che da ormai numerosi anni pubblica con impegno e costanza ammirevoli su Facebook.

Ci sono persone che giunte al giro di boa della pensione mettono letteralmente i remi in barca e si dedicano con attenzione a coltivare il passato.

Ma ci sono anche i pionieri che ci ricordano i richiami della vita che si prolungano solo verso il futuro, perché sul resto abbiamo davvero poco da aggiungere.

Fratel Vasco ha scoperto la platea di FB quando la maggior parte dei suoi coetanei poteva dire “non fa per me, è un mondo troppo nuovo, non ci sono abituato, non l’ho mai fatto…” e invece si è armato di pazienza e curiosità, cercando di capire come funzionava questo pulpito, per continuare a dare voce e diffusione a quel mondo di idee e di pensieri che continua con impegno a coltivare.

Così è nata questa raccolta di pensieri, riflessioni e commenti, ispirati dall’attualità, dalle stagioni, dalla liturgia, dagli eventi, dagli amici e dalle ricorrenze. Siamo felici di poterla condividere con quanti non hanno potuto partecipare agli incontri di questi giorni e alle parole dirette di fr. Vasco.

Leggi e Scarica il testo di fr. Vasco: Sto pensando che Dove c’è vita sorge Vita

Tempo di Pasqua: auguri

Tempo di Pasqua: auguri

Fare gli auguri vuol dire annunciare la vita, essere testimoni che le cose cambiano.

Come maristi abbiamo vissuto la quaresima e questi ultimi giorni di preparazione con impegno e in molti luoghi, con molte persone.

Preparazione diretta, ritiri, incontri con i ragazzi nelle varie scuole, proposte formative.

Ci sono giovani che hanno vissuto la Quaresima come un percorso profondo, sui passi del Vangelo, già questa è una buona notizia.

In fin dei conti anche una briciola rimanda al pane, un colore all’arcobaleno, un gesto alla Vita.

L’ultima settimana ha visto l’intensificarsi degli appuntamenti, dalla Domenica delle palme vissuta con le famiglie, o sui marciapiedi di Roma a Centocelle. Ricordare questi momenti diventa così un radicarli nel nostro presente.

Le notizie e le immagini che ogni giorno vediamo ci presentano il volto sofferente e pieno di paure della nostra quotidianità, dalla guerra poco lontana da noi ai migranti che vedono il proprio futuro naufragare lungo le nostre coste, dai bambini emarginati, i rom messi accuratamente in disparte, Non manca il fardello di angosce quotidiane.

Allora che nella nostra Pasqua possa trasparire, come in filigrana, il volto di chi continua a dirci: “Non avere paura”.
Buona Pasqua, in cammino, senza paura.

E ci piace ricordarlo anche con le parole di don Carlo, nella sua omelia pasquale

e con le tante e interessanti notizie del foglio informativo marista di questo periodo

Arrivederci, carissimo fr. Nito

Arrivederci, carissimo fr. Nito

Il tam tam delle notizie si è diffuso nel pomeriggio di sabato scorso, quando è avvenuto il decesso di fr. Nito, nella casa marista di Carmagnola.

Era ormai da tempo che non stava bene, adagiato in quella fase di calo fisiologico dalle scadenze difficilmente prevedibili; era a Carmagnola da ormai 8 anni, e il suo graduale declino era particolarmente evidente agli amici che lo andavano a trovare a scadenze più o meno regolari, un costante calo, le risposte che faticavano ad arrivare: ma il sorriso è rimasto sempre quello, accogliente, sereno, stile di una vita vissuta a servizio degli altri, pienamente radicato nel carisma marista.

E parlare di radici, nel suo caso, non è un dettaglio da poco. Quando una dozzina di anni fa era stato invitato a rimettere a posto i vari armadi e scansie di minerali, piante, insetti… che nel tempo aveva raccolto per la scuola di Giugliano, era uno spettacolo vederlo e sentirlo raccontare tutte le minuzie di una pianta, di una felce, magari di una stipa che conosceva così bene!

Per noi era il botanico per antonomasia, lo scopritore della aquilegia Champagnatii… l’esperto di piante e di scienze che tutti vorrebbero come compagno di avventure e di escursione sui monti Piacentini, o sull’Altipiano di Lavarone, i sentieri di Entracque o i parchi siciliani.

La sua scusa era pronta ed efficace: non avendo la patente ogni sua meta diventava la gita comunitaria e subito si formava il gruppetto di escursionisti più o meno appassionati di nomenclatura e terminologia botanica. Un bel modo per cementare l’amicizia e le occasioni di fraternità. E questo non solo con i fratelli delle diverse comunità in cui ha vissuto.

Nei primordi del Web, ancora prima del 2000, insieme avevamo predisposto una pagina che raccogliesse i suoi lavori e le sue ricerche. La potete ancora vedere a questo indirizzo: https://www.maristi.it/nito/

Anche le vacanze estive erano occasioni per consolidare amicizie, riunioni di famiglia nei dintorni di Sanremo, incontri con professionisti ed altri esperti.

Come dimenticare il “famoso” incidente in cui insieme ad altri fratelli maristi, parenti ed amici, ha rischiato di anticipare l’ingresso in paradiso, nel lontano 1984! Dopo 30 anni siamo ancora riusciti a festeggiare una reunion con tutti i membri di quel fortunato equipaggio… E Nito era allegro e riconoscente alla vita come sempre..

Durante le esequie che si sono svolte a Carmagnola il giorno 28/3 fr. Franco, il superiore della Comunità, si è fatto voce per tutti noi, ricordando l’esperienza di vita di Nito. Riportiamo le sue parole

La vita che riprende

La vita che riprende

Siamo entrati da poco nella primavera dei giorni, pur con tutti i suoi imprevisti di maltempo, siccità, ritardi; dobbiamo quindi sentirci chiamati anche noi a rinnovare la vita e portare altri segni positivi. Anche solo ricordarne qualcuno aiuta a camminare meglio e trovare un senso nonostante i tanti limiti che vediamo intorno a noi, dalle guerre ai disastri naturali, dalle incomprensioni dei popoli agli eventi drammatici.

Ci sono guerre e sappiamo offrire accoglienza, avvengono terremoti e possiamo dare il nostro contributo, avvengono naufragi e cerchiamo almeno di non anestetizzare il dolore… possiamo, anzi, dobbiamo scegliere la vita, venire fuori dai nostri luoghi di rifugio, quelli che il vangelo chiama “sepolcri”.

Ce lo ricorda lo stesso vangelo di domani, con la Risurrezione di Lazzaro (e possiamo approfondire questo discorso con l’omelia di don Carlo Molari, che periodicamente ci viene riproposta anche su queste pagine).

Da pochi giorni abbiamo anche ricevuto l’ultima lettera di Aleppo, la n. 46, che racconta i tanti passi fatti dal tragico terremoto di fine febbraio, nonostante tutto ci sforziamo di far crescere la vita ed è stimolante sentirci spronati da chi vive situazioni apparentemente inestricabili. Come al solito ci fa piacere rilanciare questa lettera dal sito web OraProSiria che da sempre ne ha curato la traduzione in italiano e ci racconta senza troppi filtri la concreta situazione della Siria. In questa lettera n. 46 il nostro amico, il dottore Nabil Antaki, ripercorre l’ultimo disastroso terremoto e ci parla in concreto degli effetti delle sanzioni contro questo popolo.

Conclude le sue righe con un accorato appello

Sono bastati quarantacinque secondi per mettere in strada l’intera popolazione di Aleppo; una popolazione già a terra dopo 12 anni di tragedie e disgrazie. Ma il popolo siriano è un popolo orgoglioso e dignitoso, anche nelle avversità e non chiede altro che poter vivere, di nuovo, normalmente, in pace. Aiutateci a far revocare le sanzioni. Grazie per la vostra amicizia e solidarietà.

E rimaniamo sempre ammirati dalla tenacia e dell’impegno di tutti i maristi blu coinvolti in questa situazione, che senza fare chiasso, spesso semplicemente “sullo sfondo” delle cose, portano avanti la buona notizia della vita che deve risorgere.

E quanti altri piccoli semi di speranza pensiamo sia bello diffondere, a volte basta cercarli nel caos delle giornate, del lavoro, dei social… come ad esempio:

  • l’esperienza del Fresco 5 pani e 2 pesci che da tempo si porta avanti a Cesano
  • l’impegno del Centro Polifunzionale per Minori “Fratelli Maristi” di Giugliano
  • il nuovo laboratorio di sartoria e lo sportello di ascolto attivo del Ciao di Siracusa
  • l’appuntamento mensile per la celebrazione eucaristica del Pio XII a Roma
  • l’incontro formativo sull’accompagnamento personale e cristiano che si è svolto a Giugliano

Lo sappiamo, fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce, e tutto dipende a quale parte del proverbio vogliamo contribuire…