Il “succo” dell’esperienza di Rosa

Pochi giorni fa è comparso sulle pagine del sito ufficiale dei Fratelli Maristi (champagnat.org) una bella intervista della redazione alla nostra… Rosa Schiaffino🙂 Per tanti di noi è come se lei fosse ancora qui, in mezzo a noi, ma a conti fatti sono ormai 2 mesi che è tornata in Spagna, pronta per spiccare nuovamente il volo verso Cuba (speriamo che possa farlo ai primi di gennaio). Ci sembra bello riportare la sua testimonianzia anche sulle pagine del CIAO, dove ha vissuto con grande entusiasmo in questi ultimi 2 anni.

L’intervista originale a Rosa la potete leggere qui

ROSA SCHIAFFINO: IL RACCONTO
DI UNA ESPERIENZA TARGATA LAVALLA200>

Rosa Schiaffino Fernández-Crehuet è spagnola, della provincia marista Mediterranea. Dal 2018 fa parte del progetto LaValla200>, le comunità internazionali per un nuovo inizio. Dopo essere stata nella Comunità di Siracusa per 2 anni, dal 25/09/2018 al 11/10/2020, continuerà la sua esperienza nella comunità di Holguin, a Cuba

In questa intervista Rosa condivide alcuni degli elementi che più l’hanno segnata e che sono stati significativi in questo periodo di esperienza.

Quali sono state le motivazioni per lasciare tutto e partecipare a questa esperienza di comunità internazionale e interculturale?
Una forte vocazione marista a vivere il Vangelo con i poveri, con i bisognosi e fare tutto questo a partire dalla comunità e con una comunità.

Dicci brevemente cosa ti ha segnata di più nella vita della comunità.
Ciò che più mi ha segnato nella vita comunitaria è stato scoprire me stessa nella diversità. Prima di entrare nel progetto Lavalla200> avevo già vissuto esperienze in comunità, ma come volontaria, un po’ quasi da spettatore. Essere corresponsabili della vita, dell’animazione e della missione in una comunità è una vera sfida. E a livello personale, ha significato riscoprire me stessa, smontare e rimontare i miei pezzi per inserirli in un puzzle più esteso insieme ai pezzi degli altri miei compagni.
Credo che la vita di comunità, con tutte le sue difficoltà, sia stata l’esperienza più arricchente che abbia avuto finora.

… e nella missione della comunità?
Non ho parole per esprimere tutto ciò che mi ha segnato nella convivenza e nella conoscenza di tante vite di migranti. Credo che ciò che è cambiato di più in questi anni sia stata la mia prospettiva. Guardare e riconoscere i miei fratelli e le mie sorelle. Soffrire con loro il loro dolore, arrabbiarsi con la loro rabbia e la loro impotenza. Essere felici di ogni conquista, per quanto piccola.

Quale parola o espressione riassume meglio la tua esperienza?
Arrivo: Sto arrivando! Lo dicono spesso, anche se si sono appena alzati dal letto e l’appuntamento era fissato per due ore fa. La sintesi (in chiave molto umoristica) della cultura siciliana e di come si debba coltivare la pazienza quando si vive culturalmente in un altro Paese.
Un bel gesto musulmano è quello di portare la mano sul cuore dopo averti salutato come segno di rispetto. Porto ogni persona nel mio cuore.

Descrivi l’evento che ritieni più significativo nel tuo periodo in Lavalla200>
Le esperienze più belle sono state le celebrazioni di feste religiose (cristiane e/o musulmane) tutte insieme. La comunità e i bambini. Natale, Pasqua, la fine del Ramadan, la festa del Sacrificio… Poter CELEBRARE insieme, condividere esperienze e arricchirsi e scoprire tutto ciò che ci unisce.

Qual è stata l’esperienza di apprendimento più importante?
Che ogni persona e ogni evento ha bisogno del suo tempo e che, nella maggior parte dei casi, questo tempo non corrisponde al mio.

In che modo l’esperienza ti ha aiutata a crescere nella tua vocazione marista?
Vivere il carisma marista con le sue particolarità in ciascuno dei membri della comunità mi ha fatto riaffermare la mia vocazione. Nelle comunità Lavalla200> ci impegniamo a vivere intensamente il carisma: spirito di famiglia, amore per il lavoro, con Maria come guida e con Dio tra noi. Fratel Ernesto ci ha invitato a diventere Case di Luce, questo è ciò che secondo me la comunità marista di Siracusa è stata: una Casa aperta a chi decide di bussare alla sua porta; per collegarsi a Internet, ripassare delle lezioni, per prendere una tazza di tè o per fare una visita. Ecco cosa significa essere Presenza.

Quali sono state le sfide più grandi in questo periodo?
Le più grandi sfide che ho vissuto nella vita comunitaria. Ci siamo incontrati tra persone di età diverse e fin diverse asi della vita, generi, culture e background. Inoltre, per alcuni questa vita condivisa è nuova e per altri… anche se è molto simile ad una comunità “regolare” di fratelli o ad un’altra comunità in cui sei già stato. Questa è una vera sfida! Perché significa rompere con gli schemi mentali che tutti noi portiamo dentro di noi e costruire qualcosa di nuovo a partire dalla realtà in cui ci troviamo. Richiede tempo, comprensione, apertura, tolleranza, ascolto, perdono, accettazione e pazienza. In breve: richiede molto AMORE.

Cosa vorresti dire ai fratelli e ai laici maristi che desiderano partecipare alle comunità Lavalla200> o ad altri progetti internazionali/interculturali dell’Istituto?
Se lo desiderate: Fatevi INCORAGGIARE! Di cosa avete paura? Il massimo che vi può accadere è quello di scoprire se stessi e in questa scoperta si scoprono anche gli altri. E state calmi, ascoltate voi stessi e ascoltate Dio in silenzio. Ci si aspetta solo che tu sia felice, quindi non c’è nulla da temere.

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