Restiamo umani: chiudere i CPR

[En español abajo]

15/11 – Il 28 di ottobre siamo stati a Pozzallo, in una manifestazione organizzata dalla CGIL insieme a diverse associazioni del territorio, per chiedere la chiusura immediata dei CPR ( centri di permanenza per il rimpatrio) e nuove e diverse politiche dell’immigrazione con la garanzia del diritto d’asilo e il rispetto dei diritti umani.
I CPR vengono definiti come non- luoghi progettati per essere nascosti e nascondere, privando ai migranti dei più elementari diritti e in condizioni spesso disumane.

Abbiamo voluto esprimere più forte che mai la nostra contrarietà alle attuali politiche migratorie e il nostro dissenso alla gestione delle frontiere europee.

Chiediamo, invece, misure di accoglienza e di inclusione sociale perché crediamo nel rispetto dei diritti e nei valori della nostra Costituzione.

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El 28 de octubre hemos estado en Pozzallo, en una manifestación organizada por la CGIL junto con varias asociaciones de la zona, para exigir el cierre inmediato de los CPR (centros de permanencia y repatriación) y nuevas y diferentes políticas de inmigración que garanticen el derecho de asilo y el respeto de los derechos humanos.


Los CPR se definen como no-lugares diseñados para ser ocultos y ocultar, privando a los migrantes de los derechos más básicos y en condiciones a menudo inhumanas.

Hemos querido expresar más alto que nunca nuestra oposición a las actuales políticas migratorias y nuestro desacuerdo con la gestión de las fronteras europeas.

Por el contrario, pedimos medidas de acogida y de inclusión social, porque creemos en el respeto de los derechos y valores de la Constitución italiana.

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