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Tag: burocrazia

Qui a Siracusa, tra lavori e attese

Qui a Siracusa, tra lavori e attese

Quanto tempo ci vuole per “incarnarsi” in un territorio, in una terra come quella siciliana che ha radici forti e voci e suoni così particolari? Per me, questi primi due anni, da poco conclusi, sono una sorta di preliminare, da considerare solo come un avvicinamento, non ancora una appartenenza, se mai potrà esservi.

E intanto continuo a dire che questa città è davvero speciale, che avrebbe risorse e curiosità, luoghi e storie, ambienti e panorami da far invidia a tanti. E solitamente incontro l’indifferenza proprio dei siracusani. Ci penso spesso quando, al doposcuola, provo a far provare un pizzico di legittimo orgoglio ai ragazzi che vengono da noi, tutti di origine straniera, nel calcare i marciapiedi di una città che ha tenuto (e sconfitto) nientemeno che Atene, che ha ospitato opere teatrali che ancora oggi risuonano in tutto il mondo, che ha un duomo così antico che nemmeno Roma o Napoli (stavo per dire Cuma!) possono sognarsi…

Ma poi ci sono tutte le altre cose, in comune con un certo andazzo siciliano, che riportano a razzolare basso. Ha fatto notizia il fatto che di tutti i progetti della Regione Sicilia presentati in ambito agricolo per il Recovery plan, nemmeno uno è stato accolto, vuoi per vizi di forma, incompletezza documentale, ingenuità compositiva… il Presidente Musumeci si inalbera e si difende dando la colpa alla solita mania persecutoria nei confronti dell’isola, ma forse bastava fare le cose un po’ meglio…

Lo vedo nei tanti lavori che si svolgono qui in città. Da ieri la nostra strada, via Piave, è chiusa al traffico per lavori. Lavori appena iniziati ma che nessuno si guarda bene dal dire quando finiranno. Penso che avrò molto tempo per verificarne l’andamento…

Nello stesso momento piazza S.Lucia, proprio davanti alla facciata della chiesa, è tutta un cantiere: sono iniziati i lavori per la nuova pavimentazione, già annunciati da gennaio 2021. Considerando che tra poco più di un mese ci sarà forse la festa della patrona, speriamo che tutto si concluda in tempo. Nel frattempo non si vede uno straccio di cartello con le indicazioni di rito; il cantiere ha bloccato la viabilità stradale e non c’è un solo cartello stradale che avvisi le macchine delle necessarie modifiche alla circolazione.

Meno male che la gente, soprattutto di domenica, non si cura molto di sicurezza e transenne varie, passando imperterrita in mezzo al cantiere, dribblando i pozzetti di livello e risolvendo alla siciliana le difficoltà di passaggio per raggiungere l’affollatissimo mercatino di quartiere (anche qui, ovviamente, nessun cartello o avviso di sorta, si confida probabilmente nell’intervento soprannaturale di santa Lucia!)

E all’inizio di via Piave sono quasi conclusi altri lavori di rifacimento della viabilità e dei marciapiedi: prima dei lavori (vedi foto a lato) la zona si presentava con un’aiuola centrale che grosso modo indirizzava e selezionava il traffico; pensavo che una bella rotonda avrebbe potuto semplificare e risolvere i flussi delle macchine, ma adesso vediamo che è stato solo ampliato il marciapiede eliminando quel “largo porto piccolo” e senza altro intervento; a breve potremo capire se la nuova sistemazione sia più funzionale. Aspettiamo, visto che le date di fine lavoro non sono ancora disponibili.

A pochi passi da noi abbiamo poi piazza Euripide, un altro snodo cruciale della città; nella foto (meno male che GMaps non viene aggiornato troppo sovente…) si vede la situazione fino a metà 2021, visto che i lavori sono iniziati con l’estate. Le prime avvisaglie avevano fatto credere a tempi rapidi di conclusione, addirittura per la fine dell’estate.

Ora arrivano le docce fredde e si comincia a parlare di marzo 2022 per la consegna dei lavori. Al momento si vede una distesa di cemento e poco altro, così da rimpiangere le poche aiuole verdi preesistenti. A Siracusa centro mancano zone verdi, si salva solo il polmone felice intorno al santuario e al museo Orsi (e il viale della Marina), speriamo che la ristrutturazione ne tenga conto. Al momento risaltano le (ovvie) proteste dei negozianti e degli abitanti che si trovano assediati dal cantiere. Cantiere nel quale spesso lavorano pochissimi operai e dove invece stazionano a curiosare molti ummarell…

…e mi viene quasi voglia di approfondire il discorso del nuovo ospedale di Siracusa, una meraviglia dell’ingegneria, con soluzioni all’avanguardia, il cui progetto è stato da poco presentato alla cittadinanza. Tempi di esecuzione previsti: 2 anni.

Cercherò di resistere alla tentazione di aggiungere a questo articolo/post i primi tag che mi vengono in mente: #fantascienza #futuroremoto #finelavoriquando #burocrazia … Staremo a vedere.

Che fatica dare una mano, a volte

Che fatica dare una mano, a volte

Nei giorni scorsi, in pratica dai primi di gennaio, nella struttura del Ciao di Siracusa ci siamo resi disponibili per aiutare le persone a presentare la domanda per il Bonuspesa.

A dire il vero avevamo inoltrato la nostra disponibilità a chi di dovere già da metà dicembre, cioè quando era partita la campagna informativa del Comune, perché ci eravamo subito resi conto che non era proprio semplicissimo inoltrare una domanda esclusivamente via web, con l’aggiunta di alcuni allegati per il documento di riconoscimento. Insieme ad altri amici (in particolare il Comitato Attivisti Siracusani dell’amico Salvatore Russo) ci siamo così messi a disposizione. Il primo passo? segnalarlo all’Amministrazione comunale, per essere inseriti nell’elenco delle associazioni di volontariato a disposizione dei cittadini. Ma a quanto pare gli aggiornamenti in corsa non sono particolarmente seguiti e… non abbiamo mai avuto risposta e nell’elenco (l’ultima versione sembra aggiornata il 12 gennaio) nessun riferimento. Pazienza, il tam tam delle persone ha fatto il resto…

Avevamo anche segnalato alcuni problemi tecnici della piattaforma (come ad esempio una banale dimenticanza nel link che rimandava al sito del Comune, che rendeva impossibile raggiungerlo, ma vediamo che ancora adesso il problema permane, vorrà dire che anche questa segnalazione sarà caduta nel vuoto. Pazienza anche per questo…

Alla fine delle attività, che si è conclusa inderogabilmente il giorno 11 gennaio avremo compilato più di 200 istanze. Quello che purtroppo non siamo riusciti e non riusciamo tuttora a fare, è fornire ulteriori informazioni alle persone. Perché sono tanti quelli che, essendovenuti da noi a compilare la richiesta, continuano, con garbo, a chiedere informazioni, ora uno ora l’altro, per sapere se la domanda è stata vagliata o accettata. E non possiamo fornire nessuna risposta… Ci sembra in qualche momento di confrontarci con i classici mulini a vento della burocrazia, o di avere strumenti spuntati per un servizio migliore… insomma, siamo un po’ arenati.

In effetti non siamo mai riusciti a contattare l’ufficio preposto, pur avendo tentato in varie occasioni a chiamare il numero telefonico indicato (spesso irraggiungibile) o inviando mail all’indirizzo presente (solidarietaalimentare@comune.siracusa.it), che non ci ha ancora risposto.

Capiamo sicuramente la mole di lavoro che hanno dovuto sostenere in questi giorni convulsi, visto che le domande sono state oltre 5000. Il problema è che molti dettagli operativi avrebbero aiutato le persone ad avere maggior fiducia nelle istituzione e a fare chiarezza su alcune domande. E ovviamente anche a rendere più snello il tutto, sollevando il Comune di alcuni impegni.

Molte di queste domande, infatti, sono tornate indietro perché alla richiesta di quale fosse il reddito conseguito nel mese di novembre; in tante situazioni, poiché tale reddito era nullo, non era stato inserito nessun valore, lasciando la riga vuota. Nel giro di pochi giorni sono arrivate tante segnalazioni di domande rifiutate per “mancanza del reddito”. Abbiamo così dovuto ripetere numerose istanze, compilando il form, riprendendo i documenti e riscrivendo tutti i dati e aggiungendo uno “zero” nella riga indicata.

Per ogni istanza andava compilato un form online (ben curato, preciso e con immediato controllo di validità dei dati) e poi allegata una domanda di autocertificazione; peccato che questo comportasse una duplicazione costante dei dati (praticamente quasi tutti venivano richiesti 2 volte, come se una non fosse sufficiente…); poi ci voleva la firma autografa e quindi era necessario uno scanner per riprendere il tutto. Insomma. per compilare una domanda spesso ci voleva più di un quarto d’ora, disponendo di computer, scanner e un po’ di scioltezza digitale.

Tante le persone che si scusavano quasi come fosse una colpa “Sa, io con il computer non ci so fare”.

Abbiamo visto passare per il nostro centro tante persone fragili, famiglie, persone anziane, disoccupati con dignità e grande semplicità, sinceramente non credo di aver visto nessun furbetto alla ricerca di un plus per sbarcare il lunario. Sono occasioni per avviare contatti, far sentire una vicinanza sociale importante. Occasioni da non sottovalutare, anche in vista di una maggior sinergia con le istituzioni. E’ in questi casi che cresce o si affloscia, il senso di appartenenza civico.

Speriamo che almeno qualcuna delle richieste di informazioni sull’iter delle domande riesca a sfuggire ai labirinti della burocrazia…