Sfogliato da
Tag: corso

Come chiudere un corso… del Progetto ALFA

Come chiudere un corso… del Progetto ALFA

In queste pagine ho raccontato già diverse volte le nostre “avventure” e passeggiate insieme alle amiche del Progetto ALFA.
Come Comunità Fratelli di Melilla siamo tutti coinvolti (siamo in 5, compreso il sempre giovane Eulalio, con le sue 87 primavere…) in questo progetto di alfabetizzazione e di accompagnamento di un bel gruppo di cittadine di Melilla.

Da ormai quasi 20 anni il progetto si incarica di aiutare le tante donne che vivono situazioni complicate e dopo il Covid la situazione è diventata ancora più difficile per la chiusura delle frontiere.

Nell’attesa che le grandi soluzioni politiche facciano il loro corso, il volontariato e la passione di tante persone, in particolare tutti gli operatori del Progetto ALFA cercano di affrontare quotidianamente questa situazione e dare un piccolo aiuto.

Durante tutto l’anno scolastico, al termine delle normali lezioni degli 800 alunni del Collegio La Salle, nelle aule entrano proprio queste donne, che con coraggio si rimettono sui banchi e si impegnano in questa sfida per imparare a leggere, scrivere, parlare… in una lingua, lo spagnolo, che è necessaria ma spesso straniera. Perchè la maggioranza parla arabo o tamazight, due lingue ben diverse (il tamazight è lingua ufficiale del Marocco solo dal 2011!). Ogni tanto proviamo anche noi “prof” ad imparare da loro qualche espressione, qualche parola, così ci rendiamo conto delle difficoltà che provano le nostre alunne. Ma nel confronto noi siamo decisamente più imbranati e in difficoltà…

Questa settimana è stata l’ultima di “scuola” regolare, con luglio iniziano le attività estive, meno formali e più rilassanti. Così lo staff organizzatore ha pensato ad una bella scampagnata sotto i pini del parco di Rostrogordo, il nostro avamposto per le uscite “plein air”.

Le “alunne” non vedevano l’ora di prendere l’autobus e uscire dal solito tran tran. Salire con loro mi ricordava le tante gite fatte con gli alunni delle mie classi, sempre curiosi e frizzanti, si respirava la stessa aria di festa!

Un tragitto davvero breve (ma la salita e il caldo rendevano molto saggio l’idea dell’autobus) e poi la sistemazione sotto i pini di Rostrogordo, il polmone verde che sovrasta Melilla. Noi eravamo presenti con tutta la comunità e i nostri 2 amici di Jaen e Cordoba, Ana e Manolo, che hanno condiviso una settimana insieme a noi. Sembrava proprio la classica gita di fine anno.

Appena arrivati sono subito iniziati i preparativi per la merenda… Apriti cielo! I tavolini pieghevoli portati per l’occasione si sono riempiti subito di una quantità impressionante di cibo: jeringos (sono parenti prossimi delle crêpes ma senza uovo, solo farina), dolci al miele, dolci alle mandorle, ai datteri, empanadas, biscotti artigianali, pizze, patatine… thermos di thè moruno (quello con la deliziosa erba buena in infusione, insomma, la nostra menta), bevande, cubetti di ghiaccio (qui è una tradizione onnipresente). Farida, la leader indiscussa di tutto il gruppo, girava tra i tavoli, le sedie, i gruppi, invitando a provare le varie delizie, infilando cubetti di ghiaccio nei bicchieri, stimolando i canti berberi, la sezione ritmica (tamburi, tamburelli e djembè)…

Così ci siamo uniti anche noi ai festeggiamenti, azzardando persino qualche canto in italiano (indovina quale, uno che riscuote oggi grande seguito è proprio Bella Ciao! e quindi via con le strofe…), una sevillana suonata da Ventura e ballata da Ana… a dare man forte al coro anche Loli, Alba… insomma, aria di festa.

Abbiamo condiviso così questa serata semplice e sbarazzina, con le donne a vociare, cantare, battere il ritmo con le mani, ripetere i tipici gorgheggi berberi, assaggiare prodotti diversi a più non posso. Per loro è un’occasione preziosa per stare insieme, senza la presenza spesso invadente e vigilante dei mariti e degli uomini di famiglia…

Abbiamo limitato un po’ le foto, perchè non tutte gradiscono che vengano diffuse in internet e comprendiamo benissimo questa inclinazione alla riservatezza, ma già dai gruppi si nota l’allegria e la voglia di stare insieme. Anche questo è il contributo prezioso del Progetto ALFA.

24/6/25 – Ecco la rassegna di foto di questa serata di festa con il Progetto Alfa