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Scampia non è un luogo comune…

Scampia non è un luogo comune…

Domenica scorsa ero stato invitato a Scampia perché una “vecchia” conoscenza, suor Edoarda, festeggiava i suoi primi 50 anni di consacrazione religiosa. Per chi non bazzica conventi è un po’ come un cinquantesimo di matrimonio, ma senza le suocere, il bouquet,  le nuore indaffarate e altre cose del genere: di nipoti e amici, invece, tantissimi.

Sr. Edoarda insieme alle sue consorelle e in stretta collaborazione con i fratelli delle Scuole Cristiane, vive da anni a Scampia; si occupa della gestione della “Casa dei Mille colori”, una sorta di scuola materna e dell’infanzia che accoglie gratuitamente i bambini della zona e siccome il campo rom è praticamente al fianco di questa struttura, ci sono anche loro.

Dopo la messa nella chiesa dei gesuiti (l’architetto che ha realizzato questa specie di bunker semisotterraneo meriterebbe per lo meno di abitare in queste zone, dove il bruttume spopola!) siamo andati in molti a festeggiare e condividere il pranzo. Quasi 3 ore di conviviale alternanza tra portate stuzzicanti e chiacchierate mai banali con le tante persone convenute. E’ vero, Scampia si trascina dietro una valanga di considerazioni, luoghi comuni e problemi immani, ma è anche indubbio che in queste situazioni si scoprono persone davvero uniche e capaci di un impegno e una attenzione straordinari.

Come fr. Raffaele che da anni prosegue nella sua attività a sostegno dei rom della zona, fr. Enrico che raggruma volontari presso la sede di casa Arcobaleno, un centro polifunzionale aperto ai giovani del territorio, e tanti altri che si danno da fare perché ai problemi venga offerta almeno una soluzione.

Perché credere che le cose possano essere tollerate così come sono, senza quasi la possibilità di reagire, offrire un’alternativa o una possibile soluzione, è veramente intollerabile.

Ecco alcune foto di questa giornata

non si volta pagina, semplicemente si cambia

non si volta pagina, semplicemente si cambia

Mi sono ormai trasferito a Giugliano in Campania dall’inizio del mese di settembre. A seconda dei casi Scampia o Terra dei Fuochi suona anche meglio, soprattutto sul versante “vediamo se uno si impressiona”…. E con la scusa del cambio pensavo di trovare più tempo per rimettere mano ad un po’ di idee e riflessioni; per adesso non ci siamo ancora, ma non è un dramma.

Scuola grande, tanti insegnanti, tanti ragazzi, tante idee. Ma come è giusto lasciamo anche un po’ di tempo per sedimentare la precedente esperienza. Ho appena concluso una specie di compilation della memoria, mettendo insieme i (tanti) post scritti sul sito della scuola di Cesano M., dal 2012 a… pochi giorni fa. Ne è venuto fuori un documento voluminoso, quasi troppo, nonostante le ampie sforbiciate si tratta di quasi 600 pagine. In gran parte sono le informazioni, qualche circolare, i chiarimenti su quanto si svolgeva periodicamente a scuola, le foto, la cronaca delle gite, degli eventi importanti, gli incontri significativi… insomma, la vita di una scuola, per quanto piccola e di provincia. Come sempre è dalla cima della montagna che si riesce a cogliere tutto il percorso… 

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