Santa Lucia, pensaci tu
Siamo quasi nei dintorni della festa grande di s.Lucia. Ma com’era prevedibile, nemmeno quest’anno ci saranno i grandi festeggiamenti che solitamente si tengono per la festa della patrona di Siracusa. La prima (e unica volta) che ho assistito a questa kermesse impressionante, con una processione che prende praticamente possesso di tutte le ore del pomeriggio, sono rimasto ovviamente colpito. Soprattutto dalla gente che si assiepa lungo le strade. Molta di meno, di solito, in chiesa. Ultimamente ancora di meno… Era il 2019. Poi venne il Covid.
Ma oggi, domenica 5, nella piazza si è tenuta anche una manifestazione di sapore diverso, oltre al classico mercatino che era in piena attività. Un evento festoso proposto da diverse associazioni (compresa la nostra del Ciao), sul tema della differenziata, della riduzione della plastica, del recupero dell’ambiente e della valorizzazione delle risorse della Borgata. Eravamo presenti anche noi, con alcuni dei nostri bambini e ragazzi. Ne parlo ovviamente con altri toni altrove 🙂
Qui mi piace invece evidenziare come per la prossima festa ci sia ancora qualche altro elemento da sistemare. Ne parlavo con il parroco della chiesa, fra’ Daniele. Neanche lui era stato molto informato dei vari dettagli dei lavori. Perché da diverso tempo la zona della chiesa è praticamente un cantiere. Dai primi di ottobre sono iniziati i lavori di pavimentazione, lavori che erano stati annunziati in piena estate (anzi, speravo iniziassero proprio nella bella stagione). Per il momento invece interessano solo la zona davanti al portale, che per la strana configurazione di questa chiesa è praticamente un’entrata secondaria. Siccome tutto il quartiere è un po’ in subbuglio per i vari lavori che sono iniziati (via Piave, lo sbocco vicino allo Sbarcadero, Piazza Euripide), sarebbe anche bello capire quando le attività avranno fine.
A ottobre mi ero messo così a cercare questa informazione, che per un cantiere pubblico dovrebbe essere doverosa e inderogabile. Ma per il cantiere davanti alla chiesa non c’era granché. L’unico cartello era questo, relativo al divieto di parcheggio. Peccato che non ci fossero nemmeno i soliti cartelli a ricordare il cantiere e le modifiche alla viabilità. Mi è capitato almeno un paio di volte di ritrovarmi con la macchina davanti alle recinzioni, ma di segnalazioni per strade alternative, nemmeno l’ombra. Si vede che qui deve pensare a tutto s.Lucia. Il caso vuole che abbiamo degli amici che abitano proprio in questa zona; una delle vie di accesso che usavano di solito è ora completamente bloccata. Cioè, completamente non è il termine giusto, visto che la siracusana way of life è molto elastica. Ci sono le recinzioni coi vari segnali di pericolo, ma … si può passare lo stesso in mezzo al cantiere, senza problema, fare lo slalom tra i blocchi di calcare per il pavimento, i mucchi di sabbia. Insomma, un percorso alternativo fai-da-te.
Mi chiedevo poi se la scadenza del 5 dicembre sarebbe stata rispettata. Ma dalle foto che ho fatto oggi mi par di capire che siamo a malapena a metà dei lavori di pavimentazione. Povera santa Lucia, bloccata e in balia dell’imprevedibilità dell’operato pubblico.